ALLARME SENZA FINE
«Mamma, sto male». E via con 10mila euro
A Olgiate Olona la telefonata della finta parente inganna coppia di anziani

Un’altra truffa ai danni di un’anziana coppia, stavolta messa in pratica con la sempre più consolidata tecnica di spacciarsi per un parente nel corso di una telefonata con accorata richiesta di contanti. Il bottino del colpo messo a segno è notevole: fra gioielli e contanti, pare sia di oltre diecimila euro. Ma le ripercussioni maggiori, per i derubati, sono sempre quelle emotive: il senso di vergogna per essersi fatti beffare e la perdita di preziosi di grande valore affettivo più che economico sono colpi difficili da accettare per tutti.
LA FALSA FIGLIA
Prima di agire i malviventi hanno scelto accuratamente le potenziali vittime: moglie e marito di oltre 80 anni, residenti in via D’Annunzio. Hanno tenuto d’occhio le loro abitudini, si sono informati su chi fossero i parenti e sui loro nomi. Una volta in possesso di tutte le informazioni necessarie, hanno fatto una telefonata simulando un’emergenza: una donna, spacciandosi per la figlia e citando i nomi dei suoi familiari, ha detto all’anziana che non stava bene e che aveva bisogno di un farmaco urgente da reperire in Svizzera. «Mi servono i contanti e tutto quello che avete in casa di valore, è molto importante», ha detto con toni apprensivi. Fatto sta che pochi minuti dopo si è presentata alla porta una donna sconosciuta, probabilmente dicendo di essere amica della figlia, che è riuscita a farsi consegnare tutti i gioielli e i contanti che la coppia aveva in casa. A quel punto è uscita ed è fuggita via con il bottino, probabilmente sull’auto di un complice che l’aspettava nelle vicinanze. Quando marito e moglie si sono resi conto di essere stati raggirati, era troppo tardi.
LE RACCOMANDAZIONI
Quanto successo è l’opportunità, per la polizia locale, per raccomandare alla cittadinanza di non fidarsi mai degli sconosciuti che sostengono di essere parenti: «In queste circostanze è fondamentale chiamare altri familiari, chiedere conferma - avvisa il comandante dei vigili Alfonso Castellone – È fondamentale confrontarsi con qualcun altro, raccontare di essere stati contattati e accertarsi che quanto riferito corrisponda alla verità». A questo scopo è molto utile anche rivolgersi al referente di zona del controllo di vicinato, parecchio diffuso sul territorio di Olgiate Olona, che in questa pratica ha fatto scuola nel Varesotto. Castellone ricorda che oggi sono numerose le tecniche di truffa messe in atto ai danni degli anziani, «spesso timorosi di denunciare perché si vergognano di essere stati tanto ingenui da cadere nel tranello dei truffaotir: in realtà questi ultimi sono molto bravi a trarre in inganno le vittime, che non nutrono affatto dubbi sulla loro sincerità». Ma serve farsi furbi mettendo in pratica i consigli delle forze dell’ordine.
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