SEGRETI POCO SEGRETI
A8, in coda dietro la safety-car
Nessun incidente ma automobilisti costretti a non usare l’acceleratore

Verstappen, Perez, Leclerc, Sainz, Alonso... Per loro, i piloti di Formula 1, avere davanti una safety-car è una cosa normale: la pista è pericolosa, un’auto dell’organizzazione detta un passo a velocità bassa che consenta di fare ripartire di lì a poco la gara in sicurezza. Ma per i pendolari dell’A8 la safety-car non è certo cosa di tutti i giorni: si improvvisa tale, lampeggianti accesi, un’auto della Polstrada che tiene al passo il gruppo delle auto che arriva da dietro, in questo caso da Milano. Ma questa mattina, mercoledì 26 luglio, poco prima delle 10, la safety era in A8: così chi era diretto verso Varese, dopo avere fatto al passo dalla barriera di Milano Nord al bivio dell’A9 per un incidente per fortuna non grave all’altezza di Origgio, ha percorso in prima anche il tratto fino all’imbocco della Pedemontana.
Cos’era successo?
«Nessun incidente per fortuna - ha spiegato la Polstrada - ma confermiamo che si è reso necessario l’impiego della safety-car. Non possiamo però rivelarne il motivo».
Ma visto che la safety si usa solo in caso di incidenti, condizioni climatiche estreme o di passaggio di personalità importanti, la risposta non può essere che quest’ultima. Nessuna conferma ufficiale, ma la safety car potrebbe essere legata alla presenza, questa mattina nel Comasco, del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.
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