IL CONFLITTO IN UCRAINA
«Abbandonati dall’Europa»
Intervista a Viktoriia Lapa, ricercatrice dell’Università Bocconi

Intervista a Viktoriia Lapa, ricercatrice all’Università Bocconi di Milano.
Come sta vivendo queste ore all’indomani dell’invasione russa del suo Paese di origine?
«È davvero un inferno. Non ci sono altre parole per descrivere la guerra. La guerra di un uomo che ha messo in pericolo l'intero sistema della sicurezza globale».
Cosa le raccontano i familiari e gli amici in Ucraina?
«In Ucraina ho la mia famiglia e i parenti, ma anche amici e colleghi sparsi in tutto il Paese: soprattutto nell'est, nel centro e nell'ovest. Mi dicono che sono spaventati a morte, ma mi raccontano anche che sono ben organizzati e che non si fanno prendere dal panico. In queste ore gli ucraini stanno donando il sangue, stanno organizzando l'autodifesa territoriale, stanno preparando tutte le cantine per usarle come luoghi per dormire e si aiutano a vicenda. Le persone sono unite come lo erano già nel 2014, quando hanno combattuto per le loro aspirazioni e soprattutto per quella di essere più vicine all'UE».
Ha paura per la loro sicurezza?
«Sì, ovvio. Ogni volta che non mi rispondono quando li chiamo al telefono o mando loro messaggi mi sento davvero molto preoccupata».
Cosa pensa delle sanzioni che sono state annunciate e approvate dall’Occidente nei confronti della Russia?
«Le sanzioni sono molto deboli nella loro azione e per questo gli ucraini si sentono traditi dall'Europa. Combattono per la loro libertà, combattono per il loro futuro, ma prima di tutto combattono per tutta l'Europa perché se la Russia non viene fermata oggi, domani sarà negli Stati baltici e chissà dove ancora. Però in questo il popolo ucraino si sente abbandonato e lasciato da solo. Gli abitanti del mio Paese non hanno abbastanza rifornimenti militari. Tra le misure più urgenti da adottare, a livello internazionale, c’è sicuramente il blocco della partecipazione russa al sistema Swift. Poi bisogna bloccare l’import e l’export di materiale informatico verso la Russia, ma anche interrompere le forniture di energia e gas che provengono da Mosca. Infine, bloccare l'accesso ai conti italiani da parte di politici russi».
Crede che l’Unione Europea e gli Stati Uniti interverranno militarmente?
«No, non credo ci sarà un intervento militare dell’Occidente. Gli ucraini, infatti, hanno già capito che combatteranno da soli. Ma cosa farà l'Europa se lo zar russo, nella sua avanzata, dovesse prendere di mira e attaccare un Paese dell’Unione? Lo affronterà?!»
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