LA SENTENZA
Accusa di frode: assolti Montemurro e Limido, pena ridotta per Rosati
In Appello 2 anni e 4 mesi per l’ex presidente del Varese: in primo grado era stato condannato a 9 anni

Assolto l’ex ad del Varese calcio 1910 Enzo Montemurro e l’ex calciatore di Varese e Juventus Bruno Limido. Pena ridotta a due anni e quattro mesi, invece, per l’ex presidente Antonio Rosati, in primo grado condannato a nove anni di reclusione.
È un verdetto di riforma corposo, tra prescrizioni e assoluzioni varie, quello emesso nella tarda mattinata di oggi, martedì 28 marzo, da parte dei giudici della seconda Corte d’Appello di Milano nell’ambito di un procedimento che ha cercato di fare luce su una presunta maxi frode fiscale da 63 milioni di euro. Frode che, stando alle indagini del Nucleo di polizia tributaria della Gdf del capoluogo lombardo, sarebbe stata realizzata nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio attraverso una rete di cooperative.
Caduta l’accusa di essere stato il dominus di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, tramite l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 250 milioni di euro, a carico di Rosati rimasto un unico capo di imputazione legato a una frode fiscale.
Al pari di Rosati sono stati condannati altri due imputati, tra i quali, Antonio Luongo, punito con tre anni e sei mesi di reclusione a fronte di una pena di primo grado di otto anni. A Luongo è stato confermato il sequestro preventivo di beni confiscati per oltre 6 milioni di euro.
Al contrario, a tutti gli altri imputati saranno restituiti tutti i beni sequestrati.
«È la fine di un incubo», ha dichiarato al termine dell’udienza Montemurro, che in primo grado era stato condannato a otto anni di carcere. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
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