IL PROCESSO
Evasione, condannato Rosati
Nove anni all’ex presidente del Varese 1910 e 8 a Montemurro. Respinte le richieste di risarcimento

A quasi sette anni dall’arresto, oggi, martedì 21 settembre, è stato il giorno della sentenza di condanna in primo grado per l’ex presidente del Varese 1910, Antonio Rosati e l’ex amministratore delegato del club biancorosso, Enzo Montemurro.
Accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere per evadere decine di milioni di euro di Iva - associazione che si sarebbe realizzata attraverso un’articolata rete di cooperative, molte delle quali operative a Malpensa nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio, che facevano capo al consorzio Expo Job Spa (con sede legale a Milano), e mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture false per operazioni inesistenti -, Rosati e Montemurro sono stati condannati dai giudici della prima sezione del Tribunale di Milano rispettivamente 9 e 8 anni di reclusione. Otto anni di reclusione anche per Antonio Luongo e Rocco Talia, altri imputati di spicco nella maxi-frode fiscale le cui indagini sono state coordinate dal pm milanese Maurizio Ascione. L’ex calciatore varesino Bruno Limido, al quale sono state riconosciute le attenuanti generiche, ha subito una condanna a un anno e un mese.
Il Tribunale ha inoltre disposto la confisca di beni riconducibili agli imputati per oltre 47 milioni di euro. Tutte respinte invece le istanze risarcitorie delle parti civili costituite da Sea, sindacato Cub Trasporti della Lombardia e un centinaio di lavoratori soci-dipendenti di alcune cooperative attive a Malpensa.
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