IN MANETTE
Accusati di omicidio, presi due assassini
Entrambi erano destinatari di due mandati di arresto europei per delitti commessi in Pakistan e Albania. Uno di loro rischia la pena di morte

Sono accusati di omicidi commessi nei loro rispettivi Paesi d’origine, ma entrambi sono finiti in manette nell’Alto Milanese, in due Comuni confinanti e nel giro di meno di 24 ore. È la sorte che accomuna due ricercati stranieri bloccati sul territorio grazie all’intervento dei carabinieri della Compagnia di Legnano: i due sono stati incarcerati in seguito a mandati di arresto europei.
LA PENA DI MORTE
Il primo arresto è avvenuto nella giornata dello scorso 9 aprile a Busto Garolfo. Una pattuglia ha fermato un uomo di origini pakistane durante un semplice controllo stradale. Si è presto scoperto che il soggetto, classe 1988, era sospettato di omicidio in Pakistan. Il tragico fatto, che vede vittima una donna, è avvenuto nel 2019. Il mandato europeo nasce sulla scia di un atto della Corte Sezione Magistrale pakistana, che ha accusato il 37enne di omicidio sulla base delle testimonianze raccolte nel suo Paese. Ora l’uomo attende nelle carceri italiane ma non è chiaro se sarà possibile fare l’estradizione in quanto, per quel reato, in Pakistan c’è la pena di morte. E la legislazione italiana non consente di estradare per reati che potrebbero essere puniti con la pena capitale.
LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Il giorno dopo, il 10 aprile, un altro straniero accusato di omicidio è stato fermato dai carabinieri nella vicina Villa Cortese. L’uomo, un 26enne di origine albanese, è stato trovato alle 5 di mattina in un hotel e arrestato. Anche su di lui pendeva un mandato di arresto europeo per un reato avvenuto in Albania nel 2024. Il provvedimento nasce da una decisione della giustizia del Paese dell’est europeo: è accusato di omicidio intenzionale e detenzione di armi da fuoco. In questo caso si tratterebbe di un crimine legato a vicende della criminalità organizzata albanese. Il 26enne avrebbe ucciso un uomo.
ESTRADIZIONE IN VISTA
Nel caso dell’albanese, non ci sono problemi per l’estradizione. È sicuramente singolare che i due mandati europei siano stati eseguiti in meno di 24 ore e in due Comuni così vicini. È infatti abbastanza raro che sul territorio dell’Alto Milanese vengano individuati ricercati internazionali e per giunta due presunti colpevoli di omicidio.
© Riproduzione Riservata