LA CATTIVERIA
Secchiate d’acqua sulla protesta
Ancora sciopero al “Frattini”: residenti del palazzo di fronte lanciano gavettoni sui ragazzi: «Bagnati zaini e disegni di un anno»

Gli studenti del liceo artistico “Frattini“, oltre a sentirsi impotenti e inascoltati, sono stati pure presi a secchiate d’acqua dagli inquilini del palazzo sotto il cui porticato hanno proseguito, questa mattina, giovedì 8 giugno, la loro seconda giornata di sciopero.
Oggetto della rivolta, la proposta del nuovo orario scolastico avanzata dalla dirigente scolastica Lorella Finotti a pochi giorni dalla conclusione dell’anno scolastico.
«Non so perché ci abbiano tirato i secchi d’acqua - si è domandata una delle molte studentesse sedute fuori dai cancelli dell’istituto di via Valverde -. La nostra è una protesta silenziosa, senza urla o gesti sconsiderati. Sì, abbiamo una chitarra e passiamo un po’ il tempo con la musica, ma non diamo fastidio. Invece queste persone ci hanno bagnato zaini e cartellette piene di tavole che dovevamo consegnare. Hanno rovinato il lavoro di un anno di scuola».
Un gesto da parte d’ignoti che ha aggiunto amarezza al morale già non elevatissimo degli studenti dell’Artistico che, anche oggi, hanno voluto dimostrare il proprio dissenso rispetto al comportamento «non democratico» che avrebbe riservato loro la preside.
«In realtà non ci ha ascoltato - ha aggiunto un’altra studentessa -. Ha continuato a ripetere che il nuovo orario sarebbe per il nostro bene, ma noi abbiamo detto chiaro che questa proposta non tiene conto delle nostre esigenze di studio e di spostamento con i mezzi pubblici».
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