LA SCOMPARSA
Addio a Caprioli. Teatro in lutto
Malore fatale per il direttore tecnico del PalkettostageSi è spento a 66 anni. La figlia Anita è una star della televisione. Rosario domenica 23 e funerali lunedì 24 ottobre

- Alberto Caprioli se n’è andato la mattina di venerdì 21 ottobre, per un malore improvviso che non gli ha dato scampo, portandoselo via all’età di soli 66 anni.
E adesso la sua città di origine Solbiate Olona, quella che lo ha visto protagonista del palcoscenico Busto Arsizio e più in generale il mondo del teatro e dell’arte lo piangono, stringendosi d’affetto attorno alla moglie Cetti Fava e alle due figlie Anita (attrice di livello internazionale, nota anche al pubblico del piccolo e grande schermo per le tante produzioni cinematografiche e televisive di cui è protagonista) e Marina.
Caprioli era notissimo nel territorio proprio per il suo impegno artistico, valorizzato da una passione unica che ha trasmesso alle figlie e che lo ha portato a crescere professionalmente in maniera fortissima, specializzandosi nella preparazione degli allestimenti e delle scenografie ma avendo una visione generale di tutto quello che serviva per rendere un’idea vincente e per presentarla in scena nella migliore maniera possibile.
Da più di trent’anni era dunque il direttore tecnico delle innovative proposte culturali (in molti casi proposte in lingua originale) di Palkettostage e pure del laboratorio scenografico legato alla sala Spazioteatro. Ed è proprio dallo staff del Palkettostage che arrivano parole commosse di cordoglio e di ricordo: «Viviamo con dolore sconcertante la perdita di un punto di riferimento professionale ma soprattutto umano, di un amico e di una grande persona. Lo ammiravamo tutti per queste sue qualità di uomo buono e gentile con tutti, in qualunque situazione ci si trovasse».
E sempre i tanti collaboratori ricordano come avesse «sempre un sorriso per tutti, una parola gentile e la soluzione ai problemi prontissima, piccole o grandi fossero le criticità con cui si doveva fare i conti».
Un affetto forte, maturato negli anni, al punto che, proseguono dallo staff, «per molti di noi era quasi un padre. Per questo motivo non sarà facile andare avanti senza di lui, ma faremo del nostro meglio per non deluderlo».
Insomma, l’eredità lasciata da Alberto non verrà certamente dimentica e dispersa. Anche il mondo dello spettacolo italiano non sta facendo mancare la propria vicinanza ai parenti. E la figlia Anita Caprioli, a chi l’ha sentita in queste ore, ha ricordato come l’amato papà fosse anche «il mio primo ammiratore».
Il legame indissolubile del sessantaseienne col palcoscenico è sottolineato dal fatto che la camera mortuaria è stata allestita già ieri pomeriggio (dove resterà fino a domenica) proprio all’interno dello Spazioteatro di via Galvani 2 bis. Domenica 23 ottobre, alle ore 17.45, nella chiesa di Solbiate Olona, sarà recitato il rosario, mentre le esequie funebri sono fissate sempre in Valle Olona per la mattina di lunedì 24 ottobre, alle ore 9.30. Un momento di lacrime e ricordo di un personaggio che, stando spesso dietro le quinte, ha però segnato la crescita culturale della città.
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