IL LUTTO
Addio a Giulia Maria Crespi
Aveva 97 anni. Aveva fondato il Fai, di cui era tuttora presidente onorario. Al Fondo donò il monastero di Torba

E’ morta all’età di 97 anni Giulia Maria Crespi, imprenditrice e fondatrice del Fai - Fondo Ambiente Italiano.
Nata a Merate nel 1923, si occupò del Corriere della Sera negli anni ‘60, uscendo dal cda nel 1974. Poi l’impegno con Italia Nostra e nell’ambientalismo. Nel 1975 fondò il Fondo per l’ambiente italiano, del quale era presidente onoraria.
«E’ con profondo dolore che il Fai - si legge in una nota - comunica la scomparsa di Giulia Maria Crespi, sua fondatrice e presidente onoraria, evento che segna un momento cruciale nella storia della Fondazione e vena di infinita tristezza l’animo del Consiglio di amministrazione, del Comitato dei garanti, della struttura operativa e delle Delegazioni del Fai che a lei con unanime riconoscenza dedicano il più commosso tributo. La chiarezza del suo insegnamento, il solco tracciato, lo stile e l’entusiasmo infuso in qualsiasi cosa facesse indicano senza incertezze la strada che il Fai è chiamato a seguire per il Bene del Paese, fissata nella missione che lei stessa contribuì a definire». I funerali - annuncia il Fai - si svolgeranno in forma strettamente privata.
Giulia Maria Crespi era molto legata a Varese, città di adozione del secondo marito, l’architetto Guglielmo Mozzoni scomparso nel 2014.
Quando, con Renato Bazzoni, fondò il Fai, fu lei a dotarlo dei primi 500 milioni di lire di patrimonio e a versare il denaro necessario ad acquistare - e subito dopo a donare - il monastero romano-longobardo di Torba (territorio di Gornate Olona) primo importante bene acquisito dal Fondo, dal 2011 nella lista dei beni Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Numerosissime le manifestazioni di cordoglio giunte alla notizia della morte di Giulia Maria Crespi, da quelli della cultura al mondo della politica. Il primo è stato il ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ma non sono mancate le note di Beppe Sala, sindaco di Milano, del presidente e dell’assessore regionale alla cultura, Attilio Fontana e Stefano Bruno Galli.
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