IL LUTTO
Addio a Giuseppe Caglioti, scienziato e accademico
Classe 1931, si è spento a Bobbiate dopo una breve malattia. Era professore emerito di Fisica della materia al Politecnico di Milano

Una perdita enorme per il mondo scientifico e accademico oltre i confini italiani: dopo breve malattia, si è spento stamattina, martedì 16 luglio, nella sua casa di Bobbiate il professor Giuseppe Caglioti, scienziato, dal 2007 professore emerito di Fisica della materia al Politecnico di Milano, nato a Napoli nell’agosto 1931 (avrebbe compiuto 93 anni tra un mese), un passaggio giovanile a Roma e, negli anni ‘60, l’approdo definitivo a Varese. Qui, socio del Rotary Club, la sua presenza è rimasta lontana dai riflettori sebbene le frequentazioni culturali siano state di grande valore andando, per fare tre esempi dell’orizzonte in cui ha vissuto, da Piero Chiara a Dante Isella a Vittorio Tavernari.
GLI STUDI E L’INSEGNAMENTO
Formatosi alla Scuola di Edoardo Amaldi, grande fisico che gli fece da maestro, si laureò alla Sapienza di Roma nel 1953 e nel ‘55 conseguì il Diploma del Corso di Perfezionamento in Fisica Nucleare, seguito dal Diploma della School of Nuclear Science and Engineering presso l’Argonne National Laboratory (Illinois, USA). Dal 1962 al ‘71 tenne corsi alle Università di Pavia e di Genova e nel ‘70 prese servizio alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano che dal ‘73 lo vide professore ordinario di Fisica dello stato solido e dove a inizio millennio tenne i corsi di Laboratorio di Disegno Industriale, di Estetica alla Facoltà del Design e di Estetica, Componenti Scientifiche dell’Armonia e del Bello su incarico della Scuola di Dottorato del Politecnico. Direttore del CNEN di Ispra dal 1965 al ‘70, socio fondatore e vicepresidente dell’Istituto di Studi Superiori dell’Insubria, «tra i risultati più significativi delle sue ricerche - si legge nella motivazione alla nomina del 2007 - si segnalano l’ottimizzazione dei metodi sperimentali di analisi della struttura della materia mediante diffrazione e spettroscopia dei neutroni termici, i cui criteri elaborati costituiscono ancora oggi un riferimento per i ricercatori di questo campo».
IL MUSICOLOR PER I NON UDENTI
In anni recenti sviluppò il Musicolor, nuova forma di visualizzazione analogica della musica pensata anche per i non udenti, insieme ad Area Film: »Bolle di sapone che, colpite dalla luce e dalle vibrazioni sonore, producono un effetto grafico chiamato frattale utile a far sentire alle persone cieche la musica attraverso l’immagine». Tra i riconoscimenti, la Medaglia d’Oro dell’Accademia dei Lincei. «Uomo curioso, ironico, sempre giovane», ricordano la figlia Lidia e la moglie Tatiana, anch’essa docente universitaria di Fisica.
I funerali saranno celebrati giovedì 18 luglio a Varese nella basilica di San Vittore in orario da definire.
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