VARESE
«Addio Bobo», Giorgetti con le lacrime agli occhi
I commenti di Fontana e di Daverio. Alfieri: «Sempre aperto al dialogo». Gadda: «Legato alla sua terra». Galimberti: «Persona splendida»

È con le lacrime agli occhi che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ricordato Roberto Maroni in conferenza stampa sulla manovra, chiamandolo amichevolmente “Bobo”. Il bonus rinnovato in manovra, che prevede una maggiorazione del 10% per chi resta al lavoro pur con i requisiti per la pensione, «è sua, non mia».
LA PREMIER MELONI
La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo cordoglio per la morte Roberto Maroni attraverso Twitter. «Sono profondamente colpita dalla notizia della scomparsa di Roberto Maroni. Un amico, un politico intelligente e capace che ha servito le Istituzioni con buon senso e concretezza. Il Governo esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile».
LE PAROLE DI SALVINI E BERLUSCONI
«Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto». Lo scrive sui social il leader della Lega Matteo Salvini commentando la scomparsa di Roberto Maroni. Venerdì mattina a Varese, per i funerali, Salvini preannuncia che sarà presente «fisicamente o idealmente».
Silvio Berlusconi definisce Maroni «un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi, già segretario della Lega Nord e valido governatore della Lombardia». Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel corso di un convegno in Campidoglio. «A parte il doveroso cordoglio, voglio ricordare che Maroni si caratterizzò, fin dal suo primo mandato da ministro 30 anni fa, non solo per il rilancio di una fortissima opera di contrasto alla criminalità organizzata e per aver dato al sistema delle forze dell’ordine strumenti normativi sempre più efficaci, ma anche per l’importante slancio dato alle politiche del genere. Se oggi il ministero dell’Interno si distingue sotto questo punto di vista lo deve anche a lui, che capì di dover valorizzare la risorsa rappresentata dalle donne all’interno dell’amministrazione e che la loro intelligenza non poteva essere frenata da retaggi culturali».
L'ABBRACCIO DI FONTANA
Numerose le reazioni e le manifestazioni di cordoglio. Tra queste, quella del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Piango l'addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica - scrive il governatore su Instagram -. Una persona intelligente e mai sopra le righe. Presidente della Lombardia, Ministro e segretario federale della Lega. Nel cuore ha sempre avuto i lombardi e la Lombardia. Riposa in pace ! Addio Bobo!".
LE REAZIONI DI ALFIERI E GADDA
Così su Facebook Alessandro Alfieri, vicepresidente dei senatori del Pd: «Profondamente dispiaciuto per la morte di Roberto Maroni. Da Segretario lombardo e capogruppo del PD in consiglio regionale fui tra i suoi principali oppositori durante il mandato da Presidente di Regione. Avevamo idee diverse ma anche nei momenti più duri ho apprezzato il suo essere un uomo libero e sempre aperto al dialogo. Un abbraccio forte a tutta la sua famiglia e in particolare al figlio Fabrizio che stimo molto».
Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva: «Cordoglio per la morte di Roberto Maroni, il mio ricordo di un politico appassionato, legato alla sua terra, e di un uomo che ha dato un grande esempio di determinazione anche nella sofferenza della malattia».
GALIMBERTI: «SPLENDIDA PERSONA»
Davide Galimberti, sindaco di Varese, ricorda Maroni come «un grande varesino, una splendida persona e un grande uomo delle istituzioni». Racconta che «tra noi c’era una gentile amicizia, la condivizione di tantissime idee e il valore dell’impegno politico come servizio per i cittadini. Un servizio che Bobo ha sempre portato avanti a tutti i livelli istituzionali con una grandissima passione. Anche nei mesi più difficili non ha mai fatto mancare l’amore per il suo territorio». Galimberti sottolinea come Maroni fosse «ottimista ma riservato» e aggiunge: « Parlare con lui era sempre per me motivo di grande riflessione per il suo odo unico di leggere la realtà». Poi il riferimento alle «sue grandissime qualità umane e politiche» al suo «attaccamento per il territorio» e «un abbraccio affettuoso alla famiglia».
IL MESSAGGIO DELLA PROVINCIA DI VARESE
Il presidente della Provincia di Varese, Emanuele Antonelli, e tutto il Consiglio provinciale «si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Roberto Maroni, un varesino di grande intelligenza politica che ha servito le Istituzioni con rispetto, concretezza, ottimismo e riservatezza. Sempre attento alle esigenze del nostro territorio, ha contribuito al suo sviluppo fino all’ultimo momento. Alla famiglia e ai suoi cari la nostra più sentita vicinanza».
CORDOGLIO UNANIME
Numerosissimi gli interventi e i messaggi di cordoglio. Letizia Moratti, candidata alla prossime regionali lombarde con l’appoggio del Terzo Polo, ricordando la passata condivisione con Maroni di un’esperienza di governo, parla di «persona competente e preparata che ha dato tanto al nostro Paese». Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia, definisce Maroni, «un grande politico che anche nei momenti più duri dell’indipendentismo padano, è stato un uomo delle istituzioni con il senso dello Stato». Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd lo ricorda come «un uomo di grande intelligenza politica».
Andrea Cassani, sindaco di Gallarate sottolinea come Maroni abbia «lasciato il segno» nella storia «della Lega, del Viminale» e anche «in Lombardia e in tutti noi». Raimondo Fassa, primo sindaco leghista di Varese, scrive su Facebook: «Per qualche anno abbiamo lavorato insieme, e sono stati anni formidabili. Buon viaggio, Roberto!». E i Giovani Democratici della Provincia di Varese, esprimendo il loro cordoglio, lo dipingono come «un uomo per bene e di grande serietà».
Giovanni Daverio, a lungo collaboratore di Maroni, sia al ministero del Welfare, sia in Regione: «Se n’è andato un amico fraterno, una persona con la quale ho collaborato a lungo sia sul fronte professionale, sia quello musicale, e dalla quale ho imparato tanto. Era sempre sereno e allegro anche di fronte ai problemi più grossi, ma anche determinato quando bisognosa prendere una decisione».
© Riproduzione Riservata