LA TRAGEDIA
Addio a Max Montuori
Di professione ottico, da vent'anni volontario della Croce rossa, stroncato da un infarto nella notte di giovedì 19. Il dolore di amici e colleghi

Il classico amicone. Una grave perdita. Una persona comunicativa e piacevole da frequentare. Gli aggettivi di elogio per Max Montuori, morto l'altra notte stroncato da un infarto a nemmeno 50 anni, si sprecano e il cordoglio per la sua morte è nei cuori dei tanti che condividevano giornate lavorative o di svago insieme a lui.
Max era un uomo di grande generosità, volontario da tanti anni per la Croce rossa, con la sua presenza di grande aiuto sulle ambulanze e nel ruolo di autista delle auto mediche. Ha sempre dato molto per tutti i colleghi - giura chi lo conosceva bene - rappresentando un supporto costante morale e lavorativo per chiunque; anche se nell'ultimo periodo non era molto attivo perché impegnato con la famiglia e nella propria attività.
Montuori infatti, dopo aver lavorato a lungo all'ottica Casati, aveva aperto un negozio di oreficeria - il "MontuOri" su viale Borri - col fratello Bruno. La tragedia nella notte di giovedì 19 marzo, al rientro da una normale serata con gli amici, quel malore che gli è poi risultato fatale. Lascia la moglie Cristiana e i figli Alessandro e Caterina, oltre a tutti i colleghi volontari della Croce rossa per i quali rappresenterà sempre un esempio da seguire e un ricordo da portare dentro.
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