IL LUTTO
Addio a Riva, leggenda delle bocce
Tre volte campione del mondo, è morto a 84 anni

Lo sport del Vco ha perso una delle sue leggende. Oggi, mercoledì 16 aprile, è morto a 84 anni il verbanese Antonio Riva, tre volte campione del mondo di bocce nella specialità della raffa. E al tris iridato s’aggiungono sei titoli europei e otto italiani. È stato l’unico interprete di questa disciplina a cui è stata dedicata una piastrella azzurra sul muretto di Alassio.
Nato nel maggio 1940, ha ottenuto il primo alloro tricolore a Piacenza, appena sedicenne, nella categoria Under 18. S’è confermato nel biennio successivo a Bologna e a Modena. Almeno un migliaio le sue vittorie tra gare individuali, in coppia e in terna, e un centinaio le maglie azzurre che ha indossato. Dal 1993 al 2004 è stato anche commissario tecnico della nazionale guidando l’Italia alla conquista di 11 Mondiali e otto Europei, e la sua inimitabile carriera l’ha conclusa guidando la Bocciofila Possaccio salita in serie A.
Il Coni gli aveva attribuito il premio “Palma d’oro” e la città di Verbania nel 1985 l’aveva proclamato “Cittadino benemerito”. «Ci ha lasciato un amico che ci ha reso orgogliosi»: così l’ha ricordato il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella, mentre il presidente della Federazione Marco Giunio De Sanctis ha aggiunto: «Lo conoscevo sin da quando ero un bambino che iniziava a tirare le prime bocce, e avevo sofferto con lui nei terribili giorni in cui, contagiato dal Covid, avevo lottato, da immenso atleta quale è stato, tra la vita e la morte. Alla sua famiglia garantisco che il ricordo di Antonio non tramonterà mai in quanto lo ritengo il più valente bocciatore di raffa della storia».
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