LA SCOMPARSA
Addio al dottor Ramponi, cordoglio a Varese
I colleghi: «Un esempio per tutti noi»

Cordoglio a Varese per la scomparsa del dottor Giuseppe Ramponi, storico neurologo dell’ospedale di Circolo. A ricordarlo è Giulio Minoja, ex primario del reparto di Anestesia e Rianimazione, il qualche ne ha ricordato «le formidabili competenze specialistiche, la grande esperienza, la sensibilità e capacità cliniche che ha messo a disposizione dei giovani medici e anche ai colleghi di altre discipline con cui si confrontava».
«Della persona - prosegue Minoja - abbiamo conosciuto l’atteggiamento empatico, la serenità e la disponibilità con cui si è sempre approcciato visitando i pazienti, incontrando familiari e colleghi».
Nell’ambito dell’Anestesia e Rianimazione, «lo abbiamo conosciuto nelle situazioni che richiedevano il monitoraggio intra operatorio della attività cerebrale. Nella gestione clinica dei pazienti critici affetti da gravi problematiche neurologiche - prosegue -. Vogliamo soprattutto ricordare la sua presenza, il rigore e la grande umanità che ha sempre profuso nelle situazioni di gestione del paziente con danno cerebrale, e in particolare nelle difficili procedure di accertamento della morte per cause neurologiche. Condizioni che in Terapia Intensiva consentono di avviare il complesso percorso di donazione di organi ai fini del trapianto terapeutico. La sua presenza nell’approccio collegiale con i familiari è sempre stata garanzia di rigore scientifico e di sincera partecipazione umana».
«Abbiamo avuto il privilegio di lavorare con lui - conclude Minoja - e ci mancheranno il suo sorriso, la disponibilità, la spontanea curiosità per tutto quanto riguardasse la Medicina anche al di fuori dell’ambito strettamente specialistico, come il trattamento del malato critico per il quale era chiamato a consulto. Allo stesso tempo mostrava attenzione e sensibilità per le persone e per le più diverse cose del mondo. Abbiamo perso troppo presto una persona speciale».
Parole a cui si aggiungono quelle della dottoressa Marialuisa Delodovici, neurologo e presidente dell’associazione Varese Alzheimer, che collaborò con Ramponi da «giovane neurologa appena trasferita a Varese da un grande ospedale milanese».
«Mi ha accolto con affetto filiale - ha affermato - ed è stato per me un onore averlo per anni come collega e maestro, di Neurologia e di vita. Di lui ricordo la grande competenza unita alla dedizione professionale, all’operosità generosa e alla grande sensibilità umana. Elegante e gentiluomo nel pensiero e nella vita, capace di trarre forza nell’azione quotidiana dalla sua profonda rettitudine». «Mi ha insegnato ad aiutare le persone - ha concluso Delodovici - ad affrontare la sofferenza con condotta improntata all’empatia e al rispetto, cercando di infondere serenità anche in contesti difficili o particolarmente critici, senza dimenticare il rigore scientifico che ne sosteneva l’affidabilità. Ha saputo trasmettere in eredità valori che chi ha lavorato con lui continuerà a coltivare. La sua dedizione alla professione e il suo impegno per il prossimo resteranno un esempio per tutti noi».
Il dottor Ramponi lascia la moglie Pia, le figlie Alessandra, Francesca e Valentina e «i suoi amati nipoti». Leggi i messaggi di cordoglio per Giuseppe Ramponi
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