IL LUTTO
Addio Badoglio, gigante buono
Trovato morto nella sua casa di Sant’Ambrogio, aveva 46 anni. Era stato candidato sindaco per “Varese civica”

Il gigante buono ha finito di lottare. È morto la scorsa notte, nella sua casa di Sant’Ambrogio, Andrea Badoglio, libero professionista, consulente, politico ma soprattutto uomo appassionato e intriso di impegno civile. Aveva 46 anni. Il corpo senza vita è stato trovato dalla madre e dal fratello, preoccupati dal silenzio di oltre 24 ore (domenica avrebbe dovuto partecipare a un evento pubblico a Luino). Sul decesso il pm Annalisa Palomba ha disposto una serie di accertamenti, anche se sembrano da escludere cause diverse da quelle naturali.
La scorsa primavera Badoglio, che era nato ad Asti ma praticamente da sempre viveva a Varese, si era gettato nella contesa amministrativa candidandosi a sindaco a capo della lista “Varese Civica”. Non era stato eletto neppure in Consiglio comunale (aveva ottenuto qualcosa meno di 500 voti, circa l’1,3%) ma non per questo aveva fatto venire meno il proprio impegno nei confronti di chi l’aveva sostenuto e di tutta la città, una città che amava visceralmente. Era sempre in prima linea a discutere di questioni che animavano la vita politico-amministrativa di Varese, dal “caso Molina” al Sacro Monte, da piazza Repubblica ai problemi della sicurezza. Vicepresidente dell’associazione Sos Italia libera, che si batte sui temi dell’usura e del racket, recentemente si era gettato in una nuova avventura, quella di “Varese nascosta”, nata come gruppo Facebook ma presto diventata associazione culturale.
Il suo fisico dinoccolato (superava ampiamente i due metri) e il suo sorriso buono erano una caratteristica che lo rendeva immediatamente simpatico anche a chi non condividesse i suoi ideali e le sue battaglie. Ora quel sorriso resterà solo un ricordo.
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