IL CASO
Aggredite sulla ciclabile: «Colpa dei ladri di rame»
Il sindaco di Uboldo denuncia il furto dei cavi elettrici. Le polemiche dopo i fatti di via Per Origgio
«Il Comune non ha colpa se la pista ciclabile è buia. È successo perché i ladri hanno rubato i cavi elettrici in rame». Il sindaco di Uboldo, Luigi Clerici, interviene dopo le polemiche di questi giorni appreso che due donne sono state aggredite sulla pista ciclabile di via Per Origgio, completamente al buio di sera. «Se il Comune avesse curato le manutenzioni, le luci sarebbero accese e non sarebbe successo», sostiene chi dà tutto per scontato. Ma le cose stanno diversamente: «Non solo la pista è al buio dopo che i ladri hanno compromesso l’illuminazione – spiega Clerici – ma proprio mentre stavamo facendo ripristinare gli impianti da Enel, è stato commesso un secondo furto di cavi». Ecco perché è tutto ancora avvolto nel buio, agevolando chi ha cattive intenzioni – che voglia commettere atti di violenza o furti – ai danni di chiunque passi sulla ciclabile, soprattutto le donne. Da tempo si è infatti diffuso il passaparola di evitare accuratamente la pista.
La prima volta i malviventi hanno aperto i tombini, dall’incrocio con via Manzoni, tagliando con le cesoie i tubi contenenti i cavi di rame (per altro danneggiando la fibra ottica della videosorveglianza). Ci avranno guadagnato poco meno di mille euro considerato che il rame viene venduto sul mercato nero a circa 5 euro al chilo e loro ne hanno asportato 200 chilogrammi. Poco dopo, stesso copione sul confine con Origgio. Sono in corso valutazioni su come impedire che possano essere commessi altri furti del genere.
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