IL CASO
Agosto senza piscina
Da Legnano alla Valle Olona, impianti chiusi. E a Busto proteste sul degrado della Manara

LEGNANO
Agosto senza piscina per i legnanesi con la questione dell’impianto di via Gorizia che rimane al centro dei riflettori anche per le vicende legate alla messa in liquidazione di Amga Sport i cui dipendenti sono finiti in una sorta di limbo.
Se il Comune di Parabiago ha deciso di lasciare ad Amga Sport la gestione estiva del suo impianto, per “passarlo” da settembre alla partecipata EuroPa, Legnano ha invece optato per la chiusura sin dall’inizio di agosto con affidamento diretto a un privato per la riapertura di settembre. Ma sarà una “situazione ponte” in attesa di perfezionare la gara per la ricostruzione dell’impianto.
VALLE OLONA
Anche Gorla Minore e Solbiate Olona, per motivi differenti, avranno un agosto senza piscine.
Anche sui social e tra i gruppi dei paesi parecchie persone chiedono informazioni, auspicando di poter trascorrere il proprio tempo libero in piscina. Ma dovranno spostarsi: Solbiate Olona resta chiusa fino al 27 agosto e le attività riprendono dal 28 con una situazione di gestione da definirsi. Mentre a Gorla Minore la piscina con il centro benessere e la palestra restano chiusi anche se si intravede la luce, perché l’impianto potrebbe riaprire a breve, nell’arco di un mese e mezzo. La struttura comunale di piazzale dello Sport è chiusa da Natale 2021, quando la società Gestisport portò i libri contabili in tribunale per poi fallire.
«Al momento è aperto il bando per l’affidamento della gestione ed è arrivata solo un’offerta. Il termine per la scadenza è il prossimo 28 agosto», spiega il sindaco Vittorio Landoni, confidando che nel giro di qualche settimana dopo la chiusura delle procedure di affidamento, la piscina entri in funzione.
QUI BUSTO
Si devono turare il naso, invece, gli utenti della piscina Manara di Busto Arsizio. Sporca, troppo sporca anche la vasca da 50 metri.
La segnalazione arriva da alcuni utenti che in questi giorni stanno utilizzando l’impianto. Rispetto alla condizione del passato, quella gloriosa, il paragone non regge. Ed è anche un dolore per gli amanti di acqua e nuoto che spendono ore a macinare una vasca dopo l’altra. Non ci sono molte alternative e, anche per una questione affettiva, continuano a frequentare la Manara. «L’acqua della piscina da 50 metri è trasparente ma il fondo è sporco», riferiscono alla Prealpina. E gli odori che hanno tediato l’utenza nei mesi scorsi, prima che aprisse l’esterno? Al momento sono lievi, c’è un po’ di puzza che non è mai passata. Il problema era legato a uno dei due depuratori che si era rotto come avevano riferito gli stessi gestori, chiedendo comprensione. Mentre la situazione servizi igienici resta di degrado. «Sembra il Vietnam», commentano per fotografare lo stato di pulizia che lascia a desiderare. «Un peccato che la piscina che tutti amiamo a Busto Arsizio, patrimonio della città, non possa godere di una salute migliore».
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