UOMO E MACCHINA
«Ai, strumento fantastico che non sostituirà mai il nostro cervello»
Il direttore generale di Confidi Systema!, Andrea Bianchi: «Vantaggi certi per i big ma anche per le Pmi italiane»

Da un lato c’è l’Intelligenza artificiale usata da enti e associazioni, dall’altra quella a supporto delle aziende. Due mondi raccontati da Andrea Bianchi, direttore generale di Confidi Systema!, il consorzio di sostegno al credito, fondato nel 1959 e rinato nel 2016 dalla fusione degli enti lombardi della garanzia di Confartigianato, Confagricoltura e Confindustria. «Parlando della nostra esperienza, possiamo dire che usiamo l’Ai da un po’ di tempo, adottando soluzioni ormai parte della nostra quotidianità, dai questionari alla componente progettuale – spiega Bianchi –. Il team dedicato è composto da 12 persone grazie all’acquisto di alcune licenze su strumenti informatici che sfruttano le grandi potenzialità del sistema, calandole nelle nostre attività non più a spot ma in modo ricorrente, per esempio per calcoli statistici, analisi comparative o individuazione di possibili soluzioni nel mondo creditizio».
Un universo prezioso che però viaggia sempre al timone umano: «Il sistema può essere “educato” durante l’utilizzo e portare benefici evidenti su tempi e qualità – prosegue il dg Bianchi –. L’Ai ha bisogno di essere verificata e validata, combinando sempre la macchina con il controllo del cervello umano. In fondo è dagli anni Novanta che ci interfacciamo con le novità tecnologiche di varia natura, fin dalla consultazione dei motori di ricerca. Non dobbiamo avere paura delle novità: si tratta di tecniche da usare a nostro vantaggio».
Un approccio molto equilibrato, non da fanatici del clic ma nemmeno da nostalgici dei bei tempi andati. «L’Ai infatti non ci porterà mai a rinunciare al ruolo che per molto tempo ancora sarà appannaggio dell’uomo e dalla sua intelligenza. Resterà fondamentale il rapporto con i territori. Quindi siamo davanti a una grande opportunità, uno strumento nelle mani dell’uomo. La macchina farà le cose più velocemente, ci potrà aiutare ma non sostituirci. Nel sistema finanziario potrà essere realmente importante, mentre oggi è usata ancora molto poco, anche a livello territoriale. Motivo in più per prevedere importanti margini di miglioramento».
Potenzialità ancora più grandi analizzando il secondo filone, l’Ai per le aziende che producono: «Nell’economia reale è ancora poco conosciuta ma può davvero aiutare le imprese a essere più competitive – ribadisce Andrea Bianchi –. Tutti noi da persone curiose ci siamo avvicinati e forse ci vuole del tempo per capire davvero in che cosa questo mondo possa essere utile dopo averci “giocato”: la consapevolezza è ancora bassa, ma tutti le aziende possono ricavarne del valore».
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