SARACINESCA RIALZATA
Albizzate, il panificio salvato dalla chiusura
La storica bottega di via XX Settembre riaperta da quattro soci

Una storia di amicizia e passione per il proprio territorio che ha portato a far rinascere un esercizio storico di Albizzate. È bastata la notizia dell’imminente chiusura del panificio Rondina con l’inizio del 2021 a Giorgio Rizzi, la moglie Daniela Ferrone e la coppia di amici Mauro Corio ed Elena Macchi. Così da questo weekend Albizzate può vantare una rivendita di pane “Storie di pane”, che rialza la saracinesca dall’esercizio che dal 1923 ha infornato pane. Si temeva di aver visto chiudere per sempre un’attività portata avanti con successo per tre generazioni con la famiglia Rondina dietro il bancone di via XX Settembre. Invece si apre un nuovo capitolo che Giorgio Rizzi racconta così: «Uno dei soci, Mauro, non appena appresa la notizia dell’addio dei Rondina ha proposto l’iniziativa. Ci teneva da morire a non far chiudere una bottega storica. Noi da tempo avevamo in mente di aprire un’attività legata alla ristorazione grazie alla passione di mia moglie Daniela per la pasta fresca».
Proprio quest’ultima sarà quella “con le mani in pasta”; gli altri tre soci proseguiranno con le rispettive professioni anche se non nasconde quanto sia stato di spinta il periodo di lockdown Giorgio: «Per un musicista-burattinaio come me il tanto tempo costretto a casa è stato un motivo per dire: ora o mai più. Abbiamo avuto il tempo di preparare questa riapertura con la giusta calma e curando tutto nel dettaglio».
L’ingrediente principale per la rinascita del panificio albizzatese resta la passione, quella che Daniela d’origine sarda ha declinato a suo modo: dietro al banco sono immancabili per esempio i tipici ravioli isolani i culurgiones. «Vogliamo portare prodotti di qualità, eccellenze - chiosa il marito Giorgio - restando consapevoli d’essere in una piccola realtà e dover offrire un servizio».
© Riproduzione Riservata