Musica
Alla Iuc "Rossini allo specchio" col pianista Orazio Sciortino
Per i 150 anni dalla morte dell'autore del "Barbiere di Siviglia"

Roma, 19 nov. (askanews) - Un omaggio dell'Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) a Gioachino Rossini in occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla sua morte, con un concerto speciale intitolato "Rossini allo specchio" con il pianista Orazio Sciortino, noto e apprezzato compositore.
Rossini compose a Roma e per Roma le sue due opere più famose, "Il Barbiere di Siviglia" e "La Cenerentola", in cui personaggi e situazioni rispecchiano il carattere e l'umorismo tipico dei romani, ed è anche per questo che la Iuc gli dedica il concerto che si terrà domani 20 novembre alle 20.30 all'Aula Magna dell'Università "La Sapienza".
Sono in programma Prélude Inoffensif e Cauchemar, che fanno parte dei Péchés de Vieillesse, scritti da Rossini nell'ultima parte della sua vita, dopo essersi ritirato dalle scene operistiche a soli 37 anni d'età. In questi due brani scorrono danzando sogni e visioni, raccontati con apparente distacco e con quel ghigno rossiniano sempre a metà tra il serio e il faceto. Come dice Sciortino, "aleggia in questa musica uno spirito visionario da un lato, fantastico dall'altro, in cui ironia e malinconia sono due facce dello stesso personaggio Rossini".
Uno spirito analogo si ritrova in un compositore apparentemente lontanissimo da Rossini qual è Robert Schumann, nel cui Carnaval compaiono brani intitolati Arlequin, Pierrot, Florestan, Eusebio e Chiarina, che sono "ritratti di maschere, spettatori di un teatro di cui sono anche protagonisti". Lo stesso può dirsi di un'altra opera giovanile di Schumann, Papillons, in cui si svolge un altro ballo di carnevale, i cui due protagonisti, i gemelli diversi Walt e Vult, si scambiano le rispettive maschere.
A distanza di un secolo lo spirito di Rossini riemerge nelle Soirées de Nazelles di Francis Poulenc, che traccia degli ironici ritrattini delle persone che gli facevano visita nella villa di Nazelles, dove passava le vacanze estive. "Rossini quindi - è ancora lo stesso Sciortino a parlare - si colloca in mezzo tra due figure psicologicamente sfaccettate e articolate come quelle di Poulenc e Schumann, in un percorso in cui le nostre contraddizioni sono protagoniste".
Lo spirito di Rossini si ritrova anche in una composizione ancora fresca d'inchiostro, presentata in prima esecuzione assoluta: è "Quasi un valzer" di Fabio Massimo Capogrosso, che si sta distinguendo, nel ricco panorama della musica contemporanea italiana, come uno dei compositori più interessanti della nuova generazione. Apprezzato anche in campo internazionale, ha vinto vari concorsi di composizione, tra cui il "Keuris Composers Contest", prestigioso concorso olandese, il New Music Festival dell'Università della California del Sud e il 9° "Discover America" Competition. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia, Spagna, Germania, Polonia, Belgio, Francia e Usa.
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