'NDRANGHETA
Aloisio ucciso per onore
Dal pentito Belnome una nuova verità sull'omicidio di San Giorgio: il genero di Giuseppe Farao sacrificato perché voleva lasciare la moglie
C’è una nuova, possibile verità dietro
l’omicidio di Cataldo Aloisio, il 34enne piccolo imprenditore edile di
Cirò Marina trovato cadavere la mattina del 27 settembre 2008 alla
periferia di San Giorgio sul Legnano, a poche decine di metri dal
cimitero dove è sepolto Carmelo Novella. A fornirla Antonino Belnome, il padrino ‘ndranghetista nonché killer reo confesso
del boss secessionista, oggi collaboratore di giustizia. «L’averlo fatto trovare in
quel posto è stata una mossa per depistare le forze dell’ordine», ha
dichiarato il pentito, rispondendo alle domande del pm dell’Antimafia
di Milano Alessandra Dolci. Il giustiziere di Novella sostiene di aver
saputo come sono andate le cose dal suo mentore, Andrea Ruga (deceduto
nel gennaio 2011), tra i mandanti dell’assassinio. A detta
di Belnome, il genero del boss Giuseppe Farao "fu ucciso
perché aveva lasciato o voleva lasciare la moglie". Una questione d'onore, dunque.
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