L’EMERGENZA
Porto Ceresio, ambulatorio chiuso: è caos
Interruzione del servizio senza preavviso: chiamati i carabinieri. Appello dei pazienti

Caos negli ambulatori di Porto Ceresio, Cuasso e Besano. Dopo il pensionamento di due medici, sono rimasti in tre i professionisti che stabilmente si occupano dei propri pazienti, anzi due di loro, date le circostanze, sono costretti a farsi carico anche delle persone rimaste senza medico, oppure iscritte alla giurisdizione di dottori che non rispondono pienamente alle esigenze del territorio. Un quarto medico, oltre a gestire i pazienti in maniera ritenuta non consona dai cittadini stessi, in realtà ha rassegnato le dimissioni e presto non ci sarà nemmeno più.
Il malcontento delle persone, nei tre Comuni associati, sta crescendo di giorno in giorno ormai da molti mesi, trasformandosi in esasperazione e protesta. Martedì mattina i pazienti di Porto Ceresio, all’orario di visite stabilito, hanno trovato l’ambulatorio di piazzale Luraschi chiuso, senza alcun avviso, quindi, inferociti, hanno chiamato i carabinieri. I cittadini dei tre paesi chiedono a gran voce che siano i Comuni di riferimento a fare un esposto agli organi sanitari competenti, per risolvere, il prima possibile, quello che viene definito «uno scempio».
Tanti si sono rivolti all’Asst Settelaghi di Arcisate, magari per tentare di cambiare medico, ma non ci sono disponibilità, in quanto a numeri, a eccezione del professionista che sta per andarsene. Fino al 10 agosto può fare le sostituzioni Danilo Castiglioni, mentre dall’11 al 18 Benedetta Caprino. Poi non si sa. I cittadini di Porto, Cuasso e Besano si sentono completamente abbandonati dalla sanità e in balìa degli eventi. In realtà l’amministrazione comunale di Cuasso al Monte, pochi giorni fa, ha segnalato formalmente a dirigente del Dipartimento cure primarie e direttore sanitario di Ats Insubria, , prefetto della provincia di Varese e assessore alla Sanità della Regione Lombardia «la situazione di difficoltà e disagio per la popolazione - si legge su una nota del Comune guidato dal sindaco Francesco Ziliani - che si è creata nell’ambito territoriale di cui Cuasso fa parte ed è dovuta alla carenza di medici di base e al comportamento “anomalo” di alcuni professionisti». Anche il primo cittadino di Besano, Leslie Mulas, in data 27 luglio, ha scritto ad Ats Insubria per far conoscere la situazione di grave carenza di organico di medici di medicina generale in cui versa il suo paese.
«Nel 2019 gli ambulatori messi a disposizione dal Comune potevano contare l’alternanza di sei medici di medicina generale - si legge sul documento - dopo poco tempo l’ultima dottoressa arrivata ha chiesto il trasferimento, successivamente, a cavallo tra il 2020 e il 2021, due altri medici sono andati in pensione e uno di quelli ora attivi procederà al pensionamento tra pochi mesi. Recentemente è stato assegnato al territorio un nuovo medico, ma anche lui in procinto di cambiare sede. Ci sono quindi solo tre medici effettivi, che, servendo anche le comunità di Cuasso, Porto e Brusimpiano (questo solo parzialmente), si devono occupare di una popolazione complessiva di circa 10mila abitanti».
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