L'INCHIESTA
Ampollini, incubo finito
Il presidente di Anpas Lombardia non è più indagato. Era accusato di peculato

Si è chiusa ieri mattina la vicenda legale iniziata a luglio 2013, per cui Maurizio Ampollini, presidente di Anpas Lombardia e attivo nel mondo del volontariato varesino da oltre 30 anni, era indagato per peculato.
All'udienza preliminare svoltasi a Milano, il gup ha pronunciato il "non luogo a procedere".
La guardia di finanza di Milano aveva sequestrato beni mobili e immobili per circa 800 mila euro ad Ampollini e Ezio Mori, rispettivamente presidente e direttore dell'Anpas Lombardia, l'associazione che gestisce il soccorso, indagati per falso e peculato nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal pm Letizia Mannella.
«Si chiudono finalmente le vicende che mi avevano visto accusato insieme a Mori in qualità di presidente e direttore di Anpas Lombardia - ha commentato Ampollini -. La mia fiducia nella giustizia degli uomini, che non sempre sembra funzionare, è stata ben riposta, finalmente dopo due anni finisce un incubo che non solo gettava ombre sulla mia personale integrità ma sulla reputazione delle 113 associazioni di volontariato di pubblica assistenza della nostra regione».
Una vicenda che aveva scosso il mondo del volontariato varesino e regionale. Sono dunque arrivati ad Ampollini numerose attestati di stima a partire dalla famiglia di Sos Malnate di cui è stato uno dei fondatori, il primo dei volontari e guida per molti anni.
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