SNIFFATE IN AUMENTO
Analisi sulle acque reflue: qui si consuma tanta cocaina
Alfa presenta i risultati di un’indagine sulla rete idrica: la provincia di Varese è sopra la media per sniffate di polvere bianca

Più cannabis di quanta se ne consumi mediamente in Italia. Ma soprattutto, nel Varesotto, circola almeno una volta e mezza la quantità di cocaina che rappresenta la media nazionale. È il risultato di uno studio sulle acque reflue che arrivano a due tra i principali depuratori della provincia – quello di Lonate Pozzolo e quello di Gavirate – condotto da Alfa, che è la società che gestisce il servizio idrico provinciale, insieme con l’Università dell’Insubria e l’istituto Mario Negri di Milano.
GIÙ PER IL TUBO
Quando si assumono droghe, inevitabilmente, tracce di quello che si è preso finiscono giù per lo scarico del bagno e, da lì, agli impianti di depurazione. «Analizzare quello che arriva ai depuratori è un modo oggettivo per conoscere in maniera anonima i consumi della popolazione di un territorio», spiega Annalisa Berni, responsabile della gestione delle acque reflue di Alfa, che ieri pomeriggio, sabato 14 giugno, ha presentato i risultati dello studio condotto dalla società in occasione del convegno aziendale annuale, organizzato a Somma Lombardo. Se il dato medio nazionale relativo alla cocaina è di 10,8 dosi al giorno per mille abitanti, nel periodo d’analisi cominciato a dicembre del 2024 nelle acque giunte al depuratore di Gavirate di dosi ne sono state rilevate 15,9. A Sant’Antonino addirittura 17,7.
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