PATRIMONIO
Venite a vedere le bellezze varesine nascoste
Giornate Fai: oggi e domani visite in luoghi mai aperti al pubblico

«La nostra forza? La straordinaria e inaspettata varietà delle scelte». Ha ragione da vendere Marco Magnifico, presidente (varesino) del Fondo per l’Ambiente Italiano. A ogni edizione delle Giornate Fai d’Autunno il patrimonio culturale spesso inaspettato che ci circonda non finisce di stupirci. E quello della provincia di Varese non fa eccezione: oggi e domani sono quattro le aperture straordinarie previste.
CON QUEL PORTICATO SOMIGLIA AL CREMLINO
A Varese gli studenti del Liceo Classico Cairoli, in versione apprendisti Ciceroni, accompagneranno i visitatori alla scoperta della Palestra XXV Aprile, conosciuta anche come la palestra dei pompieri di Casbeno: «La struttura dell’edificio che risale alla fine degli anni Venti esprime i canoni razionalisti di epoca fascista, con elementi decorativi eclettici e neoclassici. Tuttavia, la facciata posteriore è caratterizzata da un porticato a colonne con balconata che ricorda alla lontana il palazzo del Cremlino di Mosca», ha spiegato Andrea Sampaoli, delegato Fai del Politecnico di Milano, dove ieri, nell’edificio della Fondazione Renzo Piano e alla presenza della rettrice Donatella Sciuto (varesina), è stato presentato l’evento che coinvolge oltre 700 luoghi in Italia, in genere non visitabili, di cui oltre 130 in Lombardia.
Quando nel 1927 Varese divenne capoluogo di provincia si rese necessario un rinnovamento edilizio che comprendesse anche una palestra pubblica: ecco che nel 1928 iniziarono i lavori per l’edificazione della Palestra della gioventù del littorio su progetto dell’ingegnere Edoardo Flumiani. La monumentale palestra fu utilizzata dagli studenti e dai pompieri, nonché dal 1945 dalla Pallacanestro Varese. In effetti, i primi due scudetti sono legati alla Palestra XXV Aprile.
ARCHITETTURA ROMANTICO-LOMBARDA
Nella due giorni Fai aprirà le sue porte il Golf Club Varese di Luvinate. I volontari vi faranno scoprire l’origine e la storia della sede dalla sua nascita, come monastero di suore benedettine (presenti dall’anno 1129), fino al suo attuale utilizzo. Il golf club è un esempio di architettura romanico-lombarda, edificato nel XII secolo dai Magistri Comacini, caratterizzata dalla presenza di un chiostro, di una chiesa, di un campanile e di una colombaia. Da menzionare è anche il percorso da gioco, progettato originariamente dagli architetti Gannon e Blanford e ampliato a 18 buche verso la metà degli anni Cinquanta. Per l’occasione sarà possibile fare lezioni di golf e osservare le stelle con un telescopio.
FRA MILITARI E OPERE D’ARTE
Una chicca anche la visita alla caserma della Guardia di Finanza di Luino, originariamente Casa del Fascio, frutto della trasformazione dell’ex Asilo Infantile (1891) ad opera dell’architetto Giuseppe Negri a metà degli anni Trenta. Infine, un’opportunità più unica che rara sarà conoscere l’attività che svolge una fonderia artistica, scoprendo il procedimento che porta alla realizzazione di opere d’arte. La Fusioni d’Arte 3V di Origgio ha una lunga esperienza nella fusione a cera persa, tecnica tradizionale che consente di realizzare opere in bronzo, con grande precisione e cura artigianale.
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