IDEA BOCCIATA
Angera dice no all’unione con Arona
La proposta di Gusmeroli e il “no, grazie” di Paladini Molgora

Un Comune unico Arona-Angera ? E’ la “pazza” idea del vice sindaco aronese Alberto Gusmeroli (Lega) che dopo averla lanciata come provocazione lo scorso anno su un giornale di Angera, ora la ripropone, incurante delle divisioni regionali e logistiche.
LA PROPOSTA
Gusmeroli dichiara: «Una fusione con Angera sarebbe auspicabile. I due paesi sono vicinissimi ed hanno entrambi elevate capacità di crescita. L’unione fa la forza. Arona è vivace ed esplosiva con molteplici servizi che si adattano a tutte le tipologie di turismo, Angera può integrare l’offerta turistica con il suo “essere più tranquilla”. Un po’ come la Rocca di Arona meravigliosa e allo stesso tempo rilassante. In perfetto equilibrio con un centro torico vitale e frizzante di energia. Prendiamo come esempio l’evento delle Frecce Tricolori: si inserisce perfettamente nell’ottica della città unica. Il nuovo Comune AronAngera potrebbe essere dunque una grande operazione di marketing territoriale. Si unirebbero due Regioni, due Rocche storiche della stessa famosa ed importante famiglia Borromeo. Sarebbe la prima città unita dalle acque e non separata. Bisogna sempre pensare in grande e crederci. Sono sicuro che con il giusto impegno anche le difficoltà burocratiche di una unione “anomala”, ma speciale possono essere superate».
LA RISPOSTA NEGATIVA
Sulla sponda lombarda la proposta però viene respinta al mittente. Alessandro Paladini Molgora, sindaco di Angera, spiega: «Gusmeroli ha tante idee e slanci, ma questa nuova “Buda Pest” sul lago Maggiore non mi convince. Si può collaborare dal punto di vista culturale ad esempio, ma ad Arona c’è il Teatro sull’Acqua che riceve 60.000 euro di finanziamenti ed una Pro Loco che ne ottiene 80.000, noi come Angera non potremmo elargire neppure la metà di quelle cifre. Gli angeresi sono contenti di passare qualche ora, ogni tanto, ad Arona, ma sono felici di vivere ad Angera. Questa fusione, infattibile per motivi logistici, poi vorrebbe portare, ad esempio, la Movida aronese da noi? Non credo che gli abitanti la gradirebbero. Noi siamo orgogliosi della nostra tranquillità, anche se il nostro turismo è in continua crescita».
IL TENTATIVO PRECEDENTE
Il primo cittadino di Angera ricorda poi che «anni fa abbiamo provato a fare un’unione con Ranco e Taino, ma è subito naufragata per le differenze tra i Comuni. Taino è diversa da noi, Ranco ci tiene alla sua autonomia da “Portofino” del Lago Maggiore. In Piemonte però ho apprezzato la capacità imprenditoriale e commerciale sulla sponda del Verbano cosa che manca un po’ da noi. Comunque anche ad Angera abbiamo le nostre manifestazioni, come la giornata delle Mongolfiere che si terrà a breve e Agrivarese. Arona è molto più ricca di noi e una unione sarebbe quasi una annessione».
L’OSPEDALE
Paladini Molgora però rivendica un servizio essenziale che Arona non ha più da anni, una chiusura avvenuta proprio nei primi anni del governo di Gusmeroli, ovvero l’ospedale: «I nostri residenti si sono battuti con forza per evitarne la chiusura e senza la mobilitazione di tutti non ci sarebbe più. E’ un nostro orgoglio e vanto, come la Rocca che da noi, per fortuna, è tutta integra».
IL CASO SAN QUIRICO
Gusmeroli tempo fa aveva annunciato in Consiglio comunale di voler donare 5.000 euro al Comune di Angera come compensazione ambientale per le “Frecce Tricolori” destinandoli al rimboschimento del monte San Quirico, colpito da un vasto incendio a Pasqua: «Noi non ne sappiamo nulla e non ci è giunta nessuna comunicazione, tanto meno i soldi – spiega Molgora». Quindi per ora neppure la “caparra” di 5.000 euro per l’unione è arrivata in Lombardia ed Angera e Arona rimarranno divise anche dall’antico motto meteo che recita: «Se vuoi passare le pene dell’inferno, vai ad Angera d’estate ed ad Arona di inverno», indicando la diversa esposizione al sole dei due centri.
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Maurizio Robberto
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