L’EMERGENZA
San Quirico a fuoco, «la chiesa è salva»
Incendio ad Angera, al lavoro canadair ed elicotteri: il fronte verso le abitazioni è stato quasi domato
Dopo una notte e una mattinata di lavoro incessante, le fiamme sembrano essere sotto controllo. Sulle colline che sovrastano Angera è stata dura la battaglia contro il violento incendio divampato ieri, venerdì 15 aprile, nei boschi del Monte San Quirico, a poca distanza dalla rocca. Nella tarda serata di ieri il fuoco aveva raggiunto la sommità del monte, facendo temere anche per la chiesetta di San Quirico ma nella tarda mattinata di oggi, sabato 16 aprile, il sindaco Alessandro Paladini Molgora ha dato l’annuncio: «La chiesa è completamente salva». Poco dopo le 12 di oggi, non risultavano fronti attivi ma le operazioni non erano ancora concluse.
La densa colonna di fumo era visibile anche dalla sponda piemontese del lago Maggiore.
Continua dunque l’emergenza incendi sul territorio.
FRONTE VERSO LE CASE QUASI DOMATO
Questa mattina presto il sindaco di Angera ha parlato ai cittadini tramite una diretta Facebook facendo il punto della situazione: il fronte verso Angera, vicino alle case, è stato domato, tranne che in un piccolo punto; il fuoco però sta salendo sul monte dal versante Ovest, la parte più attiva del rogo. «Questa notte - ha commentato il sindaco - le squadre hanno fatto un lavoro eccezionale per evitare rischi alle persone».
Al lavoro fin dal primo mattino di oggi, sabato 16 aprile, due elicotteri e tre canadair - arrivati da Genova e da Roma- per combattere dall’alto le fiamme: i massicci lanci d’acqua hanno permesso di mettere al sicuro le case.
PIU’ FRONTI
I vigili del fuoco, che hanno compiuto uno sforzo enorme, sono stati al lavoro con squadre arrivate da Varese, Ispra, Tradate e Laveno, in collaborazione con i volontari dell’antincendio boschivo. L’incendio, alla tarda serata di ieri, era attivo su più fronti e le fiamme stavano interessando circa otto ettari di bosco. Le squadre si sono messe a protezione di sette case e di una chiesa. Prima del tramonto ha operato anche un elicottero del servizio regionale.
I DRONI CON TERMOTELECAMERE
Le numerose squadre di vigili del fuoco e volontari sono rimaste sul posto tutta la notte, per evitare che il fronte delle fiamme potesse allargarsi ancora verso zone abitate ed edifici, difendendo le abitazioni presenti nell’area. Alcune case erano già state evacuate a scopo precauzionale. Complessivamente, alla tarda serata di ieri, erano impegnati 25 vigili del fuoco con 9 automezzi. Il dispositivo di soccorso è stato ulteriormente incrementato con due automezzi e quattro unità della sede di Varese. Inoltre è stato attivato il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobile a Pilotaggio Remoto) con droni muniti di termotelecamere che durante la notte ha effettuato monitoraggi aerei dell’area fornendo indicazioni sull’evoluzione dell’incendio al ROS (Responsabile Operazioni di Spegnimento).
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