MUSICA
Anna Caterina Binda, Schubert a quattro mani col Maestro Plano
Concerto a Parma per la pianista di Travedona Monate

Solista nel Concerto in La minore per pianoforte e orchestra di Edvard Grieg con la Filarmonica Arturo Toscanini, sabato scorso a Parma. Una lunga fila di premi in concorsi nazionali e internazionali alle spalle (l’ultimo il secondo premio al concorso pianistico Città di Riccione, nella categoria fino a 25 anni, due mesi fa) e davanti a sé una carriera che si prospetta sempre più concreta. A vent’anni - li compirà tra pochi giorni, il 15 maggio - la pianista di Travedona Monate, Anna Caterina Binda, vede realizzarsi i suoi sogni. Ha iniziato a studiare con Paola Del Negro all’Accademia Musicale Varesina quando aveva solo cinque anni e ora sta continuando al Conservatorio della Svizzera Italiana con Roberto Plano (marito di Paola: Anna Caterina si è formata nella stessa famiglia musicale). Già da bambina aveva le idee chiare: diventare una pianista.
Che cosa ha provato al debutto con la Toscanini?
«Avevo suonato già a 15 anni un concerto per pianoforte e orchestra in pubblico (il Concerto K 595 di Mozart) ma con la Toscanini è stata un’esperienza fantastica».
L’ultimo pensiero, sabato scorso, sul palcoscenico, prima di suonare?
«Nessuno in particolare. Quando devo suonare sono talmente concentrata sulla musica che nemmeno so cosa mi passa per la testa. E non ero neanche troppo agitata, perché ho trovato un ambiente molto favorevole, dagli orchestrali alla direttrice, Myriam Farina».
Che cosa cambia salire su un palcoscenico a 10, 15 e a 20 anni?
«Cambia la consapevolezza, perché da adulti si sente di più la responsabilità, anche se io già da piccola prendevo la musica molto sul serio: per me suonare non era un gioco ma quello che avrei voluto fare da grande».
Adesso sta studiando col Maestro varesino Plano a Lugano…
«Da quest’anno frequento il Bachelor of Arts in Music col Maestro Plano e ho ottenuto anche una delle tre borse di studio del Conservatorio, che mi coprirà tutti e tre gli anni del corso. Con Plano avevo iniziato a studiare al Conservatorio di Parma e l’ho seguito quando è passato a Lugano».
I prossimi concerti?
«Il 14 maggio, il giorno prima del mio compleanno, all’Accademia di Musica di Pinerolo farò la Fantasia in Fa minore per pianoforte a quattro mani di Schubert proprio insieme con Plano».
La intimorisce l’idea di suonare con il suo insegnante?
«Quando me lo ha detto l’ho abbracciato: proprio no, perché suonare con lui per me era un sogno».
Altri concerti?
«Il 14 luglio al LacMus, Festival sul Lago di Como, poi dovrò tornare a pensare ai concorsi: nelle ultime settimane mi sono concentrata sul debutto a Parma ma già dalla prossima lezione con Plano vedrò di stendere un programma».
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