IL PERSONAGGIO
Antenna 3 piange Giorgio Faletti
Gli inizi dell'artista astigiano all'emittente di via per Busto, accanto a Boldi e Teocoli prima del salto a Drive In. Il ricordo commosso di Ettore Andenna
Con Giorgio Faletti, morto venerdì 4 a Torino dopo una dura (e silenziosa) lotta contro la malattia, se ne va un pezzo importante di storia della televisione privata italiana. Il Drive In, certamente, e le reti allora Fininvest in primis, ma anche Antenna 3 sono parte integrante del cursus honorum del comico-cantante-autore-pilota-pittore-attore-scrittore di Asti, scomparso a 63 anni con tanti-troppi progetti ancora da realizzare.
E proprio il mondo di Antenna 3 ora piange Giorgio che, come molti artisti della sua generazione, mosse i primi passi nel mondo dello spettacolo fra il palco del Derby e lo Studio Uno di via Per Busto. A ricordare l’artista e il clima di quegli anni è stato una delle colonne di Antenna 3, Ettore Andenna: "Di Giorgio ricordo quando ed Antenna 3 andava in giro per il nostro corridoio dirigendosi verso il bar, interpretando con la voce un personaggio: e se segretarie, tecnici o altri ridevano il personaggio era pronto per la trasmissione successiva". In molti lo ricordano spalla di Teo Teocoli al "Guazzabuglio" e "Non lo sapessi ma lo so" diretto da Beppe Recchia quando interpretava Suor Daliso, il Cabarettista Mascherato, Testimone di Bagnacavallo, o lo stralunato Carlino famoso per il tormentone sul "giumbotto": tutti personaggi che poco più tardi portò a "Drive In". "Giorgio faceva parte di quell'atmosfera che Renzo Villa riuscì a creare ad Antenna 3: se non la si è vissuta bisogna solo sforzarsi d'immaginarla. Sono tanti i ricordi ma quello più bello è legato al momento delle riunioni prima della trasmissione, quando l'artista illustrava quello che avrebbe voluto fare. Anche con Giorgio si cominciava a ridere lì. A contribuire al suo successo e quello di molti altri è stata libertà assoluta di poter proporre e molti personaggi sono nati in questo modo. Creatività totale con permesso di prova. Se il pubblico accettava, si sviluppava, sennò si trovava qualcosa di nuovo".
Molti si sono uniti nel cordoglio, ricordando quegli anni mitici ad Antenna 3. E lo stesso Renzo Villa nel libro "Ti ricordi quella sera?" scritto con la figlia Roberta prima di morire raccontò: "E’ noto che l’emittente fu anche un trampolino di lancio per molti aspiranti professionisti dello spettacolo, allora sconosciuti al grande pubblico. Penso ad esempio, ai tanti comici che andammo personalmente a selezionare a Milano, nelle serate di cabaret: Teo Teocoli, Massimo Boldi, Giorgio Faletti… Nell’impareggiabile trasmissione "Non lo sapessi ma lo so", Teocoli e Boldi accompagnati da Gerry Bruno, Ossario e Falettti raggiunsero vette di comicità ancora oggi ineguagliate, riscuotendo un incredibile successo di critica e pubblico".
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