L’ANNUNCIO
Antonelli entra in Fratelli d’Italia
Ufficializzata l’adesione al partito di Giorgia Meloni, anche in vista della ricandidatura a sindaco: «Per me è come tornare a casa»
L’attesa è finita e gli ultimi dubbi sono stati sciolti. Emanuele Antonelli, il sindaco di Busto Arsizio, ha finalmente deciso: il suo futuro politico torna a disegnarsi dentro il perimetro di un partito, cioè Fratelli d’Italia. «Un ritorno a casa», dice lui, che non ha mai nascosto l’adesione ideale a quella destra che ne ha sempre scandito la storia politica, anche negli ultimi quattro anni in cui non aveva insegne ufficiali ad accompagnarlo.
Antonelli, allora ha scelto davvero di aderire a FdI?
«Sì, ma ormai la cosa era stata definita da qualche mese. Ero stato a Roma, avevo incontrato Giorgia Meloni, ma poi c’è stato il coronavirus e i pensieri sono stati ovviamente altri».
Insomma, senza lockdown sarebbe nel partito della Meloni già da un pezzo?
«Esattamente. Perché tutti i passaggi erano stati compiuti. Avevo incontrato Daniela Santanché, Paola Frassinetti, Carlo Fidanza. Ringrazio loro, ringrazio il segretario provinciale Andrea Pellicini e quello bustocco Massimiliano Nardi. E poi tutti gli altri amici che fanno parte di Fratelli d’Italia e mi hanno sempre dimostrato vicinanza e appoggio, dandomi però massima libertà di decidere. Ora sento che questa è la scelta giusta da prendere».
A quando la formalizzazione del passaggio?
«In pratica è cosa ormai fatta. Nei prossimi giorni, appena i vertici del partito saranno disponibili, faremo una conferenza stampa di presentazione ufficiale. Ma ormai è inutile girarci attorno: io entro in quella che è sicuramente la mia casa politica».
Non ha dubbi?
«Nessuno. Anzi, mi spiace di averla tirata così tanto in lungo, dando adito magari a qualche perplessità. Ma davvero, con il virus che ci ha aggrediti in maniera violentissima, mi pareva brutto e sbagliato mettermi a parlare di questioni politiche. C’erano ben altri problemi da risolvere e ringrazio chi mi ha aspettato anche per aver pazientato qualche mese in più del dovuto».
Con FdI punta dunque a fare il bis?
«Non è questo il momento di parlare della ricandidatura. Tanto lo so che tutti leggeranno il mio passaggio come una tattica elettorale, ma a me non piace precorrere i tempi. Quando sarà opportuno, decideremo assieme. In questo momento mi sentivo in dovere di scegliere una collocazione chiara e, fra le tante cose che mi hanno spinto a dire sì, c’è anche il fatto che Fratelli d’Italia non mi ha mai chiesto nulla in cambio».
Quindi niente rimpasti?
«A parte che a questo punto non avrebbe senso, resta il fatto che io, comunque, voglio portare in fondo il lavoro con la mia squadra. Ma anche un anno e mezzo fa, quando si è reso necessario fare dei cambiamenti, FdI è stata la prima a fare un passo indietro per il bene della coalizione e della città. Personalmente queste cose non le dimentico».
Non le spiace togliersi definitivamente le vesti civiche?
«Ogni persona, che sia in un partito o in una lista civica, ha una sua storia politica. Poi ci possono essere momenti in cui ti riconosci in un progetto e altri in cui preferisci stare in una posizione intermedia rispetto alle forze politiche di uno schieramento, nel mio caso il centrodestra. Ma per me i partiti sono sempre stati un valore e fondamentali, anche da civico non sarei stato eletto senza il loro appoggio, quindi alla fine resto sempre io, con pregi e difetti. Semmai mi sento di dire che nella vita contano i comportamenti e io, ogni volta che sono stato attaccato, ho sempre trovato in Fratelli d’Italia la realtà (tante volte l’unica) pronta a difendermi a spada tratta».
Quando sceglierà se puntare a un secondo mandato?
«Quando sarà il momento opportuno, farò le mie riflessioni personali e le faranno i vertici del partito, discutendone con le altre forze politiche. Oggi mi sembra inutile parlarne, ci sono tantissime cose da completare da qui a dieci mesi. La cosa importante è che potrò lavorare con un partito accanto che mi ha sempre difeso e che sento mio. Per me, d’altronde, è come essere tornato a casa.».
© Riproduzione Riservata