Rai
Anzaldi (Pd) presenta esposto su nomine vicedirettori Rai
Denuncia a Corte dei Conti e Anac: forse violato Contratto di servizio

Roma, 18 dic. (askanews) - Le recenti nomine dei vicedirettori in Rai potrebbero rappresentare una violazione degli obblighi di efficienza aziendale, dei piani di trasparenza e per la lotta alla corruzione varati dalla tv pubblica e in definitiva una rottura del contratto di servizio. Lo ipotizza un esposto inviato dal deputato del Partito democratico Michele Anzaldi al procuratore generale della Corte dei Conti, al procuratore generale per il Lazio della Corte dei Conti e al presidente dell'Autorità anticorruzione (Anac).
"Si segnala - scrive il parlamentare dem nel suo esposto - che il 13 dicembre u.s. l'Amministratore delegato della Rai ha comunicato al Consiglio di Amministrazione la nomina di 29 (ventinove) vicedirettori nelle seguenti testate giornalistiche: Tg1, Tg2, Tg3, Tgr (Testata giornalistica regionale) e Giornale Radio e di un condirettore alla Tgr, determinando tra l'altro un significativo aumento degli organigrammi precedenti (+25%) in assenza di apprezzabili modifiche organizzative. La posizione di condirettore della Tgr non era inoltre prevista nella precedente configurazione organizzativa della testata".
"Nella stessa seduta consiliare l'amministratore delegato - sottolinea Anzaldi - annunciava importanti tagli nell'assegnazione dei budget di produzione alle reti come conseguenza della decisione del Governo di non corrispondere alla Rai per il 2019 il cosiddetto 'extragettito' da canone". L'esponente del Pd quindi chiede di "accertare se le deliberazioni assunte possano determinare un irreparabile danno economico alla società e se abbiano violato" la Convenzione fra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai per la concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, il Contratto nazionale di servizio, il Piano triennale di prevenzione della corruzione di Rai spa, il Piano per la trasparenza di Rai spa.
"Per quanto riguarda la Concessione e il Contratto di Servizio - scrive Anzaldi - si ricorda innanzi tutto che i due documenti obbligano la Rai 'ad adottare criteri tecnici ed economici di gestione idonei a consentire il raggiungimento di obiettivi di efficienza aziendale e di razionalizzazione del proprio assetto organizzativo' nell'ottica di una gestione ispirata a criteri di efficienza e di economicità".
Tra le presunte irregolarità della procedura, Anzaldi segnala anche "che per la selezione dei 29 vicedirettori e del condirettore, in grave violazione delle disposizioni del Piano Anticorruzione e del Piano Trasparenza citati, non è stato attivato lo strumento del 'job posting'", cioè la ricerca di candidati attraverso la rete informatica interna e "sono stati persino assunti dall'esterno due giornalisti con il ruolo di portavoce/addetto stampa del Presidente e dell'Amministratore delegato".
"In relazione al danno economico si fa presente, inoltre, che non è stata affidata alcuna funzione operativa - si legge nell'esposto - ai vicedirettori non confermati, che vanno così ad aggiungersi agli altri dirigenti giornalisti senza incarico perché non ricollocati con un elevatissimo rischio di contenzioso giuslavorista".
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