ARCISATE
Tentato omicidio, parla la vittima: «Ho difeso una ragazza»
Fucilata sul marciapiede, il fermato si è avvalso della facoltà di non rispondere

Tentato omicidio con un fucile da caccia vicino alla stazione: il fermato continua a tacere. Il 23enne di Cuasso al Monte che sabato 6 gennaio si è costituito ai carabinieri, che lo stavano cercando dalla sera precedente per l'aggressione a un 25enne, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'udienza di convalida in carcere davanti al gip Marcello Buffa. Neppure nell'interrogatorio col pm, l'indagato - difeso dall'avvocato Corrado Viazzo - aveva risposto alle domande.
A parlare, attraverso Facebook, è invece il 25enne ferito, infastidito dalle voci che girano sui social e in paese: «Non è successo per questioni di droga, come affermate nei commenti, ma semplicemente perché ho difeso una ragazza. Per favore, smettete di accusarmi di essere uno spacciatore».
Secondo l'accusa, il 23enne ha colpito con una fucilata al fianco il "rivale" con cui aveva avuto una lite durante la serata di venerdì. Poi sarebbe scappato in auto, i cui passaggi sulla Statale 344 sono però stati ripresi dalle telecamere. A casa sua sono poi state trovate due cartucce identiche a quella esplosa e rinvenuta sul marciapiede di via Roma.
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