IL RITROVAMENTO
Arconate, affiorano tombe romane
La scoperta durante gli scavi per la fibra ottica

Nel centro del paese spuntano tracce dell’antica Roma. È successo in via Giolitti, strada a pochi passi dal municipio arconatese dove, nei giorni scorsi, nel corso di alcuni scavi per la posa della fibra ottica, sono state rinvenute due tombe romane risalenti al primo e al terzo secolo dopo Cristo. Come rivelano dall’amministrazione comunale del sindaco Sergio Calloni, è stato ritrovato anche un teschio.
La prima tomba è stata scoperta il 26 maggio dove è emerso del materiale edilizio (tegole e coppelle) appartenenti a una tomba in stile “alla cappuccina”, molto usato sia dai romani, in epoca imperiale, che dagli etruschi. Si tratta sostanzialmente di sepolcri realizzati con delle grosse tegole in terracotta. Il defunto veniva steso in un sudario o in una cassa di legno e sopra di esso venivano appoggiate le tegole a triangolo (per intenderci con lo stesso principio dei castelli costruiti con le carte). Proprio la forma triangolare che ricorda il cappuccio dei frati dà il nome a questa particolare sepoltura.
Nei giorni scorsi è stata rinvenuta una seconda tomba dove, oltre al materiale edile, erano presenti anche resti di uno scheletro. Subito la ditta incaricata ha allertato la Soprintendenza ai Beni culturali, che ha effettuato una serie di sopralluoghi sul posto.
In prima battuta è stato disposto l’ampliamento dello scavo, poi si è proceduto al recupero del materiale e alla sua catalogazione. Ora lo scavo è stato richiuso.
«Abbiamo parlato con i responsabili della Soprintendenza, che sottolineano come questo sia il primo vero ritrovamento archeologico di Arconate: un fatto storico, che non può che emozionarci» è stato fatto sapere in una nota dalla giunta Calloni: «L’area di via Giolitti e vie limitrofe diventerà, quindi, un’area di interesse archeologico, indicata anche nel Piano di governo del territorio del nostro Comune. Il materiale recuperato dalla Soprintendenza appartiene per legge allo Stato e sarà messo nella disponibilità del Comune ogni volta che vorremo organizzare mostre, esposizioni, conferenze. Presto incontreremo di persona i responsabili dei Beni Culturali per farci raccontare nei dettagli le caratteristiche di ciò che è stato recuperato e come potremo valorizzare al meglio questa scoperta».
Nel frattempo è stato avvisato il gruppo di Storia Locale, con la sua presidente Elena Monticelli, e l’Istituto Omnicomprensivo Europeo: «Insieme a scuole e associazioni - è stato sottolineato dal Comune - sapremo dare il giusto rilievo a un avvenimento importante per la storia del nostro paese».
Non resta quindi che attendere le ulteriori analisi della Soprintendenza per avere altre informazioni sui ritrovamenti, e soprattutto capire se facciano parte di una necropoli più ampia, o se siano sepolture singole in una zona peraltro pesantemente cementificata e nella quale a poche decine di metri passa pure il canale Villoresi.
© Riproduzione Riservata