LA POLEMICA
Arona, niente festa di Halloween nelle scuole
Il divieto del dirigente scolastico e le proteste

Ad Arona, in tutte le scuole pubbliche (dalle primarie in su) è stato vietato di festeggiare Halloween. La decisione è stata assunta dal nuovo dirigente scolastico Giuseppe Amato e la protesta arriva da Camilla Buttà, figlia del consigliere Pd Roberto, mamma attenta ai problemi della scuola (sue alcune segnalazioni recenti al Commissario Prefettizio).
LA DIFESA DELLA FESTA
Spiega: «E’ stata definita “festa non gradita”. Capisco che non sia tradizionalmente legata alla cultura che vogliamo spacciare come dominante, ovvero quella cattolica, ma Halloween è sicuramente una festa che suscita emozioni contrastanti e che offre un’importante valenza educativa. Halloween promuove la creatività. I bambini sono incoraggiati a pensare in modo innovativo, ad ideare costumi originali, a decorare le zucche, le proprie aule e le proprie case. La mente dei bambini viene così stimolata a pensare al di fuori degli schemi convenzionali. Halloween offre l’opportunità di insegnare la storia e le tradizioni culturali del proprio paese o di paesi lontani. E se la scuola pubblica (che dovrebbe essere laica e inclusiva) non prende questo compito seriamente e serenamente, chi lo farà ? Halloween rappresenta un’occasione per educare alle emozioni».
DIVISIONE A INVORIO
Ed anche ad Invorio la festa di Hallowen divide. Da alcuni anni è un appuntamento fisso del 31 di ottobre che attira migliaia di visitatori, ma Roberto Del Conte, ex sindaco ed ora in opposizione, non è contento: «Quando la organizzavo io era una vera kermesse di tutto il paese con 4.000-5.000 visitatori e una grande partecipazione delle attività. Gli eventi erano tanti, ora la festa è stata limitata, per volontà della giunta, nell’area della Pro Loco con evidenti problemi di capienza». Alberto Rollini, vice sindaco, non è dello stesso avviso: «Con Del Conte il Comune spendeva 10.000 euro, non solo di spese vive, ma di straordinari per il personale, i vigili, ufficio tecnico ecc. C’era molto caos e il pubblico era addirittura troppo per le forze di Invorio. Ora con molto meno si organizza una festa più ridimensionata, ma ugualmente gradita dai bambini e dagli invoriesi, senza occupare tutto il centro». Del Conte di rimando: «Mai speso più di 3.000 euro, la logistica non c’entra».
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