COLPI DI SCENA
Arona, Monti entra in Fratelli d’Italia
L’ex sindaco di Arona, ora in minoranza, sarà leader del partito in città. Malumori dai civici

Federico Monti, ex sindaco di Arona, ora in minoranza, sarà il nuovo leader di Fratelli d’Italia in città. Lo ha arruolato sabato lo stato maggiore del partito di Giorgia Meloni, giunto appositamente da Novara. A dargli l’investitura il senatore Gaetano Nastri: «Monti è valore aggiunto per un partito in continua crescita sul territorio che è il primo in Italia e nel novarese. Lo abbiamo appoggiato, senza simbolo dato che Arona è sotto i 15.000 abitanti, nelle ultime elezioni comunali che non sono andate bene. Ora ci sarà un progetto con un rilancio anche in città di un partito. Noi vogliamo lavorare in un progetto di coalizione. Arona, con la Lega al governo da sola con Alberto Gusmeroli, è un’anomalia sul territorio». A suffragare la tesi di Nastri, Angelo Tredeari, presidente del partito in provincia, l’assessore regionale Marina Chiarelli, i consiglieri piemontesi Gianluca Godio e Daniela Cameroni, l’assessore comunale e provinciale di Borgomanero Luigi Laterza, il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti tutti di Fratelli d’Italia.
LE PAROLE DI MONTI
Monti, che stavolta non ha attaccato il sindaco Gusmeroli (Lega), ha dichiarato: «Pochi mesi fa abbiamo creato una lista civica coinvolgendo molte realtà cittadine, ma il risultato è stato al di sotto delle attese. Ora proviamo un nuovo progetto con un importante partito alle spalle. I rappresentanti civici li convinceremo a stare con il nostro gruppo. Io sono un moderato come le persone di Fratelli di Italia, ad Arona un uomo solo al comando non va bene». Anche Leon Petrillo, l’altro consigliere eletto con la lista civica “Arona agli Aronesi” ha annunciato la sua adesione a Forza Italia che ha eletto come coordinatore cittadino Virginia D’Angelo, ex segretaria cittadina del Pd, che ritorna in politica sull’altra barricata.
LE REAZIONI
Movimenti questi che hanno irritato non poco alcuni esponenti della lista civica che aveva sostenuto Monti. Carla Torelli (Italia Viva): «Nessuno ci ha informato di questa decisione di Monti e Petrillo, molta gente è delusa. Io sono antifascista e non posso essere rappresentata da chi incarna quei valori». Lo stesso concetto è stato espresso da Carlo Intelisano che in passato aveva guidato una civica denominata “Lago della Bilancia”. In un comunicato i due non si riconoscono nelle decisioni dei due consiglieri: «Non ci sentiamo più rappresentati da chi vuole una coalizione di centro destra come prossimo obbiettivo». Anche gli ex candidati Elisa Iellamo, terza in preferenze, e Mattia Savio annunciano l’abbandono del gruppo di Monti. Un comunicato sottoscritto anche da Enea D’Incecco e Paola Santoro, anche loro candidati. Giovanni La Croce, ex candidato del Pd, grande elettore di Monti e che avrebbe avuto un assessorato in caso di vittoria di “Arona agli Aronesi” con una lettera aperta ha detto: «La tua candidatura civica mi era sembrata sincera, 1409 persone ti hanno dato fiducia, nonostante certe uscite improvvide. Ora ti iscrivi ad un partito che di fatto ti ha negato l’appoggio alle urne. Non sei diverso da Gusmeroli, cerchi solo la tua carriera politica. Hai tradito, se fossi stato candidato della Meloni in molti non avrebbero votato».
LA SCISSIONE
E allo stesso interno di Italia Viva si è creata una scissione. Il segretario cittadino Fausto Ferrara ha aderito al nuovo movimento guidato in parlamento da Luigi Marattin, mentre Torelli è invece rimasta fedele a Matteo Renzi. Intanto a sorpresa la Lega ha candidato alla Provincia Marina Grassani, vice sindaco di Arona, che per anni si era professata apartitica e che alle elezioni ha guidato il gruppo “civico” Noi per Arona. Il sindaco Alberto Gusmeroli commenta: «Non è vero che la mia maggioranza ha solo persone leghiste. Alessandra Marchesi, Andrea Arrigoni, Francesco Provicoli e Damiano Malgaroli non sono iscritti».
E sempre in tema di “cambi e ricambi di casacca” da registrare la candidatura in provincia, per Forza Italia, di Lorena Vedovato, sindaco di Dormelletto, già nel PDL prima e poi in FI, ma che ora era un esponente del Pd. Gianluca Ubertini segretario cittadino del PD commenta: «Sapevamo di essere l’unica vera alternativa al centro destra. Ora ne abbiamo la conferma».
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