LAVORI URGENTI
Arona, due siti industriali da bonificare
Il piano per rendere “innocui” i tre serbatoi dell’ex Apprettificio Legnanese e la cisterna dell’Arona Petroli. Rischio contaminazione delle falde acquifere

Due siti ex industriali da bonificare ad Arona. Si tratta di tre serbatoi dell’ex Apprettificio Legnanese, attivo fino agli anni ‘90, e della grossa cisterna dell’Arona Petroli, azienda anche essa chiusa. Entrambi sono vicine ad abitazioni, il secondo addirittura di fronte ad una serie di case. Il più urgente pare essere il caso dell’Apprettificio Legnanese sito in Valle Vevera per il rischio di contaminazione delle falde acquifere.
SERBATOIO DA RIMUOVERE
La ditta Lamberti di Albizzate, che ha acquistato l’area dagli ex proprietari aronesi, ha comunicato al Comune, in accordo con Arpa, la possibilità di rimuovere un serbatoio interrato. Il responsabile dell’ufficio tecnico Mauro Marchisio spiega: «Si prevede la verifica della conformità dei terreni posti lateralmente e sul fondo del serbatoio che verranno rimossi e poi analizzati. In corrispondenza di altri due serbatoi sarà creata nel terreno una trincea verticale con l’obiettivo di prelevare ed analizzare i campioni di terra posti lateralmente e sottostanti ai serbatoi. La rimozione non è fattibile perché i due serbatoi sono troppo a ridosso di un edificio ed uno scavo potrebbe costituire un forte elemento di instabilità dell’adiacente Via Valle Vevera».
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
Il problema è urgente dato che vicino alla zona la ditta Laica, nota fabbrica di cioccolato, attinge dell’acqua da un pozzo ed “è usata per il processo produttivo e per il raffreddamento degli impianti utilizzati per la produzione del cioccolato”. La cisterna invece della ex Arona Petroli sarà invece rimossa e smantellata. “La ditta è in concordato preventivo quindi si avvia ad un probabile fallimento – commenta Marchisio. E pertanto toccherà alla comunità pagare la bonifica con appositi fondi che abbiamo già richiesto. In precedenza c’era già stato un sversamento di idrocarburi nella vicina via Godio e Pirovano. Le cisterne sono vuote, ma sono da ripulire e smantellare completamente.”
QUESTIONE AMIANTO
Ancora aperta la questione amianto all’ex Facis, per cui i residenti del quartiere di via San Luigi si battono da anni.” La proprietà ha fatto una scissione del ramo di azienda – commenta Marchisio. Hanno rimosso in parte l’amianto dal tetto, ma i lavori non sono finiti.”
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