PROCESSO
Assolto l’ex sindaco Lorella Piscia
«Ero certa della vittoria»: cadono le accuse di abuso d’ufficio e turbativa d’asta per una fogna

Il procedimento giudiziario è durato quattro anni, ma la requisitoria del pubblico ministero Flavio Ricci si è conclusa nel giro di pochi minuti. Troppe contraddizioni nei racconti dei due grandi accusatori dell’ex sindaco di Osmate Lorella Piscia, difeso dall’avvocato Elisabetta Brusa, e di un tecnico di una ditta privata, difeso dall’avvocato Francesco Scrosati, ha detto il rappresentante della pubblica accusa, e per questo richiesta di assoluzione per entrambi gli imputati. Assoluzione che alla fine è arrivata anche nella sentenza del Tribunale in composizione collegiale presieduto da Orazio Muscato (a latere Cristina Marzagalli e Alessandra Mannino).
Dunque l’amministratore pubblico Lorella Piscia non commise alcun abuso d’ufficio e alcuna turbativa d’asta nel corso della procedura per l’assegnazione dell’appalto per la realizzazione di una nuova stazione di pompaggio della fognatura nel territorio comunale (anno 2102). E palese, martedì, l’emozione e la soddisfazione dell’ex primo cittadino di Osmate, presente in aula come in tutte le udienze del processo: «Non avevo dubbi che sarebbe finita così perché da sindaco non ho mai fatto nulla che non fosse del tutto regolare. Dedico questa che per me è una vittoria alla mia famiglia, rimasta inevitabilmente coinvolta nella vicenda, al Comune di cui sono dipendente, quello di Vergiate, e ai miei utenti, e ai cittadini di Osmate che mi hanno dato fiducia. Quando ho concluso il mio secondo mandato, dopo dieci anni, c’è stato chi mi ha chiesto di presentarmi per un terzo, ma a causa dell’indagine ho preferito non partecipare al voto. Uno dei tanti motivi di amarezza legati a questa vicenda. Se penso che la Guardia di Finanza mi ha letteralmente ribaltato la casa tre volte, per non trovare nulla...».
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