VERSO LE ELEZIONI
Vivi Azzate, scissione via web
Post al veleno, subito rimosso, contro il sindaco. I dissidenti preparano una nuova lista

Promettono che ci metteranno la faccia, ma non firmano il post pubblicato sulla pagina Facebook “Io sto con Vivi Azzate” e nel quale attaccano il loro ex punto di riferimento, ovvero il sindaco Gianmario Bernasconi .
Un’incursione durissima che ha avuto quale primo e immediato effetto quello di avvelenare la campagna elettorale per il voto del 10 giugno, prima ancora che abbia ufficialmente inizio e che si preannuncia dura come sa essere dura la contesa tra chi “si era tanto amato”.
Il post e la pagina, dopo qualche ora e si dice in seguito a duro confronto interno ai “malpancisti”, sono stati oscurati in anticipo rispetto alla dead line annunciata. Segnale evidente che a qualcuno degli ancora anonimi ex di Vivi Azzate è scappata di mano la penna.
La lettera pubblicata si apriva con un requiem (non una novità) al defunto progetto Vivi Azzate, naufragato in quel lago di Varese che si intuisce dietro al foltissimo gruppo ritratto in quella che era la foto di copertina e partito, idealmente, proprio dal porticciolo di Azzate, luogo scelto cinque anni fa per lo scatto e forse per far intuire ai cittadini che si stava salpando per un’avventura affascinante.
Nessuno a quel tempo avrebbe immaginato quanto invece sarebbe stata burrascosa la navigazione tra abbandoni silenziosi della nave, ammutinamenti fatti di dimissioni a metà e difficili convivenze su quella che, con il passare del tempo, più che un’imbarcazione da crociera è diventata una scialuppa.
E ora che il primo mandato Bernasconi entra in porto, si riparte. Divisi, perché dal contenuto del post emerge che più di un ex componente di Vivi Azzate è di nuovo sul molo elettorale, sta armando un nuovo veliero e sta arruolando un nuovo equipaggio.
Tutto sotto coperta, però, perché non c’è un nome di riferimento, poco si dice sulla rotta e non si svela quale sarà il capitano. Al momento si cercano solo volontari. E si sputacchia in quello che è stato il proprio piatto e si spara sulle poche certezze che vi sono sul tavolo, ovvero la Lega Nord, dalla quale gli scontenti di Vivi Azzate prendono subito le distanze.
Ma le parole scritte e pubblicate non hanno ottenuto l’effetto immaginato e più che trovare nuovi volontari ha alimentato durissime prese di posizioni e rivelato che il metodo della condivisione di tutte le decisioni e a tutti costi, più volte sbandierata nel post come segno distintivo dell’annunciata nuova avventura, ha fatto cilecca al primo colpo.
Insomma, se quel post annunciava l’esistenza di una nuova nave su cui imbarcarsi, non si può dire che il varo sia stato dei migliori.
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