IL ROGO
Autolavaggio a fuoco: è giallo
Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, indagini a 360 gradi sulll'incendio a Buguggiate
Poteva sembrare solo un banale cortocircuito dell'impianto elettrico, ma qualcosa ha subito insospettito i carabinieri: il gabbiotto utilizzato come ufficio era stato forzato. Certo, non c'è ancora certezza sul fatto che i due aspetti siano direttamente correlati, ma è più d'una semplice ipotesi.
Ad andare letteralmente distrutto, nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 dicembre, è stato un autolavaggio di Buguggiate, a ridosso della Provinciale del lago.
La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata poco prima di mezzanotte, e sul posto sono arrivate subito due squadre: i pompieri hanno dovuto faticare non poco per domare il rogo ed evitare che le fiamme potessero propagarsi anche alla vegetazione circostante. Nonostante la rapidità dell'intervento, il rogo ha devastato l'impianto, che è di proprietà di un italiano e gestito da un uomo di nazionalità egiziana.
Messa in sicurezza l'area, sono scattate le indagini condotte dai carabinieri della vicina Stazione di Azzate, che fa capo alla Compagnia di Varese. I rilievi tecnici compiuti dai vigili del fuoco, su cui si base parte dell'indagine, non hanno trovato riscontri certi all'ipotesi dolosa: tracce di liquidi infiammabili o residui di taniche, non ne sono state trovate. Al momento, dunque, le cause dell'incendio sono ancora al vaglio degli inquirenti. Ma c'è quel "dettaglio" del furto: la porta del piccolo box accanto all'autolavaggio è stata infatti forzata e dall'interno sono stati rubati alcuni oggetti ma di scarso valore. Non si sa, dunque, se l'incendio sia stato appiccato apposta da chi ha anche commesso il colpo o se comunque in qualche modo possa essergli collegato ma in maniera involontaria: per il momento, nessuna ipotesi è scartata dagli inquirenti, che stanno mettendo insieme i vari pezzi della vicenda.
Di certo c'è il fatto che la struttura è andata completamente distrutta: tanti automobilisti di passaggio ieri sulla Provinciale non hanno potuto fare a meno di notare quello "scheletro" annerito. Già l'altra notte in molti, anche residenti della zona, erano stati richiamati dalle fiamme che si alzavano alte dall'autolavaggio e dai lampeggianti blu dei mezzi di servizio. Per ora, comunque, pare che non ci siano testimoni in grado di fornire spunti utili alle indagini.
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