IL CASO
Automotive: Guidesi striglia von der Leyen e richiama il Ppe
L’assessore lombardo contesta l’esclusione della “Alleanza delle Regioni” dal tavolo europeo del 12 settembre. «A rischio qui 300.000 posti»

«Il 12 settembre ci sarà un tavolo importante convocato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sul tema dell’automotive per fare il punto della situazione. Noi come Alleanza delle Regioni dell’automotive avremmo voluto essere presenti, ma purtroppo è stata rifiutata la nostra presenza e quindi oggi siamo in una situazione dove, prima della prossima settimana quando ci sarà il 9 e 10 l’assemblea delle Regioni dell’automotive a Monaco di Baviera, siamo a chiedere un intervento politico da parte del Ppe, che è il partito di maggioranza relativa al Parlamento Europeo che supporta la commissione, affinché sia coerente con i passaggi che ha fatto negli ultimi mesi». Così, questa mattina, venerdì 5 settembre, a Palazzo Lombardia, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e presidente dell’Automotive Regions Alliance (ARA) Guido Guidesi, durante un punto stampa per ribadire la posizione della Lombardia e dell’Alleanza europea in tema di automotive volta a mettere in discussione il Green Deale la volontà di puntare tutto sul motore elettrico per raggiungere la neutralità climatica».
«A novembre scorso è stato approvato un documento molto importante dal gruppo parlamentare del Ppe, che ricalca la posizione lombarda che è diventata di tutte le regioni europee sul tema dell’automotive, con la richiesta di cambiamenti, della cancellazione di stupidi divieti, con la richiesta di salvare 13 milioni di posti di lavoro in tutta Europa, 300mila dei quali solo in Lombardia», ha aggiunto Guidesi.
«Noi ci aspettiamo, visto che non c’è più tempo, un intervento dal punto di vista politico: la situazione dal punto di vista del mercato ormai è ineludibile ed ha confermato le nostre preoccupazioni. Tutti sono concorsi ormai grandi case automobilistiche e settore della componentistica: o si interviene o si assisterà al più grande suicidio della storia industriale europea» conclude Guidesi.
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