L’INTERVISTA
«Avanti col programma»
Polemiche e dissidenti nella sua lista ma il sindaco tira dritto: «Non governo da solo e non mi piacciono giochetti e rinvii»

«Abbiamo un programma da realizzare, condiviso dalla coalizione e premiato dagli elettori. Sui singoli passaggi è giusto confrontarsi, discutere, approfondire. Poi però si decide e si procede, senza perdere tempo. Posso capire che questo metodo abbia spiazzato qualcuno, ma non ho alcuna intenzione di cedere ai giochetti della politica, alle trattative infinite, all’eterno rinvio, ai veti e alle mediazioni sfibranti che paralizzano l’Amministrazione».
Davide Galimberti risponde così a chi lo accusa di essere un uomo solo al comando.
«Autoritarismo? No, efficienza» sillaba il sindaco dalla spiaggia, dove la sera di Ferragosto ha raggiunto la famiglia per un breve periodo di vacanza.
Le polemiche che hanno investito Palazzo Estense subito dopo la sua partenza e lo scontro all’interno della lista civica che porta il suo nome, culminato con l’espulsione del consigliere Gaetano Iannini, sembrano non turbarlo.
«L’esclusione di Iannini - osserva - è stata decisa aldal gruppo consiliare. Sono state rispettate regole e procedure, ne prendo atto e non ritengo di dovere esprimere opinioni».
Nessun commento neppure sulle dimissioni di Mauro Gregori, altro ex “galimbertiano” che ha lasciato il Consiglio comunale, come già aveva fatto prima di lui Andrea Bortoluzzi.
Il travaglio dei “civici” di centrosinistra non allarma il primo cittadino che, nel frattempo, ha ricostruito un «rapporto leale e positivo» con almeno due dei tre consiglieri del Partito democratico bollati in passato come “dissidenti”.
«In questa fase - spiega - siamo concentrati sui progetti avviati nel primo anno di attività amministrativa: il recupero dell’area delle stazioni ferroviarie, la realizzazione del parcheggio di via Sempione, il piano della sosta, la valorizzazione del trasporto pubblico, la razionalizzazione della rete scolastica, l’offerta turistica e culturale che troverà espressione adeguata nel festival del paesaggio “Nature urbane”. La città è uscita dall’immobilismo in cui versava da troppo tempo. I risultati? Arriveranno».
Resta il problema di una maggioranza di centrosinistra che, a settembre, potrebbe scoprire di essere numericamente più debole, soprattutto se Agostino De Troia, primo dei non eletti e dunque sostituto designato di Gregori, deciderà di seguire Iannini nel gruppo misto e di «votare ogni singolo provvedimento secondo coscienza».
«è ciò che ogni volta chiediamo all’intero Consiglio comunale - ribadisce Galimberti -: una condivisione convinta delle scelte amministrative, al di là di pregiudizi ideologici e di logiche di schieramento. è un modo diverso di concepire il mandato che i cittadini ci hanno affidato. Dissentire, contestare, suggerire correzioni e formulare proposte alternative è esercizio di democrazia e può contribuire a migliorare ogni provvedimento. Ascoltiamo tutti con grande attenzione: i consiglieri, i gruppi politici, le associazioni, i singoli cittadini. Quindi ci assumiamo la responsabilità di decidere. Perché anche questo è il cambiamento che i varesini hanno imposto con il loro voto».
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