IL VERDETTO
«Il camping potrebbe riaprire»
I legali della Sette Laghi vedono una rinascita dopo la vittoria in Cassazione. Depositate le motivazioni della sentenza

«Non è consentito, in caso di lottizzazione abusiva, disporre la confisca dei terreni interessati, nonché dei manufatti su di essa insistenti, qualora il reato in questione debba intendersi già prescritto al momento in cui è stata esercitata l’azione penale». Sette mesi dopo aver emesso il proprio verdetto, la Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni della decisione in base alla quale, in parziale accoglimento del ricorso della società titolare del camping-residence di Azzate, perorato davanti ai giudici dagli avvocati Alberto Zanzi e Fabio Ambrosetti, ha «annullato senza rinvio» la sentenza pronunciata nel marzo di quattro anni fa dalla quinta Corte d’Appello di Milano «limitatamente alla disposta confisca dell’area in sequestro».
Cala dunque la parola fine su una lunga vicenda giudiziaria. Dopo la sentenza della Corte d’Appello di Milano che, cancellando le condanne di primo grado a carico del presidente del Cda della società Sette Laghi, Alessandro Scandroglio e dei quattro consiglieri, dichiarò estinti per intervenuta prescrizione i due reati principali - lottizzazione abusiva e ostruzioni anch’esse abusive - e mandò assolti gli imputati dal reato ambientale, ora la Cassazione cancella la confisca del camping-residence sulle rive del Lago di Varese.
«Ci sono voluti sei anni per dimostrare che quel provvedimento di confisca non stava in piedi e che tutto era già abbondantemente prescritto: meglio tardi che mai», commenta soddisfatto l’avvocato Alberto Zanzi.
Che cosa succederà ora?
«Con la cancellazione della confisca l’area ritorna legittimamente in pieno possesso della Spa Sette Laghi».
«Certo, in ossequio a quanto stabilito dal Tar con la sua sentenza immediatamente esecutiva, la società sta attuando il piano di dismissione dell’area, che prevede la demolizione e la rimozione di tutti i manufatti che si possono asportare, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. E considerato che rimarranno le strutture fisse (un patrimonio importante fatto anche di una club house, bar, piscine e campi da tennis, ndr) non è detto la “creatura” Sette Laghi non possa rinascere con un nuovo volto».
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