LE RIMOZIONI
Biandronno, la tristezza delle barche abbandonate
Operazione di pulizia nel Lago di Varese: di tutto all’interno degli scafi

Un angolo di verde nel Ticinello, lo stretto che separa l’isolino Virginia dalla terraferma: una pianta di salice, delle felci. Il tutto in una barca abbandonata. Lo hanno scoperto i tecnici, incaricati dall’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese, di eliminare le barche abbandonate nel lago di Varese. Con una ruspa galleggiante, stando molto attenti a non rovinare il canneto, habitat naturale di diverse specie animali, l’hanno trasportata a Gavirate in prossimità del punto dove le acque entrano nel fiume Bardello, accanto ad altre che sono state abbandonate e in pessime condizioni. In una altra barca sono contenuti dei bertavelli arrugginiti, tipi di rete costituita da camere a forma di cono, le une dentro le altre che si usavano tempo fa nei canneti per la cattura delle tinche e di qualche anguilla.
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