AMMINISTRAZIONE
Fusione dei Comuni, si vota il 20 febbraio
Bardello, Bregano e Malgesso potrebbero unirsi

È domenica 20 febbraio 2022 la data deliberata dai Consigli comunali di Bardello, Bregano, Malgesso per il referendum sulla fusione dei tre Comuni. Non sono, infatti, pervenute osservazioni da parte della popolazione dopo le assemblee pubbliche organizzate lo scorso ottobre - dopo che inizialmente era già stata ipotizzata una prima data per il voto - separatamente nei tre paesi per presentare il percorso che conduce a questa scelta. Nel 2015 i tre Comuni si sono costituiti, per volontà dei sindaci, nell’Unione Ovest Lago di Varese. Ora la decisione spetta alla popolazione. Qualora predomineranno i pareri favorevoli, obbligatoriamente in tutti i tre Comuni, la nuova realtà amministrativa si chiamerà “Bardello con Malgesso e Bregano”.
Le tre delibere sono state trasmesse mercoledì in Regione Lombardia perché vengano stanziati i fondi necessari alla preparazione della votazione. I tre primi cittadini - Luciano Puggioni per Bardello, Alessandro Granella per Bregano e Giuseppe Iocca per Malgesso - stanno valutando di offrire la possibilità alla popolazione di un’ulteriore assemblea per chiarire maggiormente le finalità di questo percorso, da loro fortemente sostenuto. La distribuzione di una brochure, attraverso l’utilizzo di WhatsApp, oltre che i manifesti pubblicitari, saranno gli altri canali utilizzati perché a tutti arrivi il messaggio favorevole alla fusione.
«Qualora la risposta sia positiva, come speriamo, c’è un altro dato favorevole - interviene Iocca - Il periodo del commissariamento, necessario per transitare il nuovo Comune alle prossime elezioni amministrative, partirà dal primo gennaio 2023. Quindi abbiamo il tempo di svolgere tutte le operazioni necessarie con la dovuta calma e, soprattutto, avremo modo di gestire quel milione e 800mila euro (suddiviso in 900 mila per Bregano e 450mila per ognuno degli altri due paesi) stanziati dalla Regione per interventi sulla sicurezza».
La finalità ultima del percorso è creare un ente moderno, in grado di offrire risparmi di gestione e semplificazione amministrativa che si tradurrà in un contenimento della spesa. «È l’unica strada percorribile per l’evoluzione dei tre Comuni», dichiarano all’unanimità i tre sindaci.
Da non dimenticare il “tesoretto” garantito per dieci anni, circa 590mila di contributo annuo, che unito ad eventuali fondi di amministrazione, porterà alla realizzazione di importanti opere pubbliche, quali un centro polivalente, e a maggiori investimenti nelle infrastrutture.
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