ROOSTERS
Basket, 24 anni fa la notte della Stella
L’11 maggio 1999 la Pallacanestro Varese vinse lo scudetto

Una notte indimenticabile illuminata da una Stella attesa per 21 anni. L’11 maggio 1999 resta una data magica per tutti i tifosi della Pallacanestro Varese: è quella del decimo scudetto, festeggiato a Masnago con Gianmarco Pozzecco in piedi sul tavolo degli ufficiali di campo che si batte il petto col naso sanguinante come a dire a Marcelo Nicola «dovevi rompere qui, anziché il setto nasale», e poi diventato una bolgia di una città impazzita di gioia per un tricolore che mancava dal 1978, parte finale dell’epopea della grande Ignis già griffata Mobilgirgi per il titolo numero 9. Ogni tifoso presente in quella notte ha il suo aneddoto da raccontare, figlio di una stagione magica con Gianni Chiapparo che pescò due stranieri dal “sottobosco” (Daniel Santiago scoperto ai Mondiali 1998 col Portorico con i tifosi che storcevano il naso e Carlo Recalcati non convintissimo all’inizio, e Veljko Mrsic, califfo di tecnica pura “bocciato” dalla stampa specializzata alla vigilia del campionato) ed Edo Bulgheroni che strappò due futuri capitani di Varese e dell’Italbasket come Sandro De Pol e Gek Galanda rispettivamente a Milano e Fortitudo Bologna. Lo stesso Recalcati, bandiera di Cantù da giocatore, pescato in B a Bergamo nell’estate 1998 e antesignano del basket dei 24 secondi con “Sandrino” e “Gek” reinventati 4 tattico e stretch five con 20 anni di anticipo. E poi il Menego, cresciuto nel vivaio varesino fino a diventare la spina dorsale difensiva della squadra in un 1999 magico che lo portò a vincere l’Europeo con l’Italia e il titolo di “Mister Europa”. E infine il Poz, il più amato di sempre a Varese con il suo mix di genio e sregolatezza perfettamente inquadrato in quei Roosters capaci di esaltare le sue qualità e limitare i suoi eccessi. Una stagione magica, con la Coppa Italia persa in finale con la Kinder Bologna a gennaio che convinse lo spogliatoio della possibilità di farcela, e l’esperienza in Eurolega che maturò la solidità difensiva del gruppo. E quell’esplosione di gioia catartica al termine della gara-3 contro la Benetton Treviso, con 6 o 7mila persone a Masnago e piazza Monte Grappa invasa fino a tarda notte. Da allora però il flusso delle vittorie si è interrotto, con l’eccezione della Supercoppa di settembre 1999 vinta a Masnago contro la Virtus Bologna: nessuno stendardo celebrativo nuovo è stato appeso da allora al soffitto del “Lino Oldrini”.
Stasera, giovedì 11 maggio, alcuni reduci dei Roosters tricolori – Carlo Recalcati, Gianni Chiapparo, Sandro Galleani, Armando Crugnola e qualche giocatore – si ritroveranno al Sacro Monte per celebrare il “compleanno della stella”. Sarà il numero 24, alla vigilia delle “nozze d’argento” con lo Scudetto del 1999 previsto fra 12 mesi. Ma ogni 11 maggio la magia si rinnova: e allora buon compleanno, indimenticabile Stella!
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