LA PENALIZZAZIONE
Basket, Varese in ginocchio. L’appello del sindaco
Il caso Tepic costa 16 punti: biancorossi in zona retrocessione

La Pallacanestro Varese si risveglia ad un passo dalla serie A2 per un mancato pagamento ad un giocatore della stagione 2019/20. Sanzione pesantissima comminata dal Tribunale Federale della FIP alla società biancorossa: 16 punti in meno sulla classifica della stagione in corso, passando dal quinto posto solitario a quota 28 all'ultimo posto a quota 12, con 6 punti da recuperare a 5 giornate dal termine della regular season per evitare la retrocessione.
«VICINI ALLA SQUADRA»
«La notizia della penalizzazione a Pallacanestro Varese ha scosso tutta la nostra città e i tifosi biancorossi. In attesa che il club e gli organismi federali si confrontino sui temi tecnici, sono sicuro che tutti noi varesini non faremo mancare il nostro sostegno e grande tifo a tutta la squadra che quest’anno sta disputando un super campionato»: questo il commento, oggi, venerdì 14 aprile, del sindaco di Varese, Davide Galimberti.
LA SENTENZA DELLA FIP
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno giunto a metà pomeriggio di ieri con una penalizzazione pesantissima e una condanna anche per il presidente Marco Vittorelli: «Il Tribunale Federale, a seguito del deferimento della Procura federale per atti di frode sportiva e di illecito sportivo, ha applicato alla società Openjobmetis Pallacanestro Varese la penalizzazione di 16 punti in classifica da scontarsi nell’anno sportivo in corso per non aver ottemperato al pagamento di tutte le obbligazioni nei confronti di tesserati contrariamente a quanto prodotto in sede di ammissione al Campionato di Serie A 2022-2023. Il Tribunale federale ha altresì inibito il Presidente della Società Pallacanestro Varese Marco Vittorelli fino al 13 aprile 2026».
IL CASO, LE INDAGINI, LA SANZIONE
Ma da dove deriva l'estrema durezza della penalizzazione, la più pesante comminata dalla FIP nella storia del basket professionistico? La Giustizia Federale ritiene che Varese abbia prodotto una falsa attestazione per iscriversi al campionato 2022/23. Aver “nascosto” il lodo Tepic ha permesso all'OJM di iscriversi alla serie A: questo la tesi dell'accusa, che aveva chiesto una penalizzazione di 24 punti rispetto ai 16 stabiliti dal Tribunale Federale, contestando ai biancorossi la frode sportiva. A maggior ragione considerando poi l'attuale regola che, nel momento della transazione di un contratto, prevede la firma di una dichiarazione di “nulla a pretendere” rispetto al dovuto. Il tribunale FIBA al quale si è appellato Tepic, per il mancato pagamento di parte della transazione pattuita a dicembre 2019 (circa 60mila euro, saliti a 95mila con interessi e spese legali), rappresenta una ulteriore violazione del regolamento.
IL SALDO NON CONTA
L'oggetto del contendere non è dunque il debito di Varese nei confronti di Tepic, che Luis Scola ha saldato qualche settimana dopo la notifica della sentenza da parte della FIBA. Ma la volontà della FIP di punire, con una sanzione “esemplare”, il primo caso di ricorso al tribunale FIBA dopo l'inasprimento delle norme contro i contratti al di fuori dei controlli Com.Te.C. Inserita nel 2019. Per una vicenda simile, ma non analoga, l'Eurobasket Roma è stata esclusa a luglio 2022 dal campionato di serie A2, dopo la notifica di un lodo FIBA relativo alla stagione 2018/19 per un debito nei confronti dell'ex varesino Damian Hollis, a sua volta firmatario di una liberatoria con “nulla a pretendere”. Nella fattispecie, Varese ha commesso errori sostanziali e formali, con i fari della Procura Federale che si sono accesi al momento della notifica del debito - con relativo blocco del mercato - dalla FIBA alla FIP. Ma questa sentenza rischia di “ammazzare” il futuro - non solo sportivo - della società nel momento migliore della sua storia recente.
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