SOPRA LE RIGHE
«Varesotto pezzo di m...»: l’insulto di Okeke
L’ex biancorosso, sul palco per la festa promozione di Cantù, lancia il coro dei tifosi contro Varese

Il derby ritrovato fra Varese e Cantù si scalda solo 48 ore dopo la promozione in serie A dei brianzoli. “Merito” di Leonardo Okeke, giocatore visto per 12 mesi in maglia biancorossa e poi allontanato per motivi extracestistici nell’estate 2024, che ha contribuito sul campo alla vittoria della serie A2 dell’Acqua San Bernardo. Nella festa tenutasi ieri, domenica 15 giugno, in piazza Garibaldi a Cantù, il pivot del 2003 ha intonato un coro “da curva” con un insulto ai “varesotti” (“Varesotto pezzo di m...” ha cantato il giocatore): sguaiataggine evitabile per solleticare la pancia dei tifosi più beceri che ha destato scalpore sui social. Soprattutto alla luce del fatto che Okeke a Varese è stato curato, seguito e rimesso in forma dopo il gravissimo infortunio dell’aprile 2023 a Badalona: se il centro ex azzurro è di nuovo su un campo da basket, lo deve in massima parte alla società biancorossa ed al suo staff.
CADUTA DI STILE
La caduta di stile di un giocatore professionista, che come tale ha un codice di comportamento, è un triste segno dei tempi rispetto alla tradizione di rivalità sportiva ma grande rispetto fuori dal campo degli anni d’oro delle due regine della provincia lombarda. Impensabile e inimmaginabile un Marzorati o un Recalcati rivolgere un coro del genere a un Meneghin o un Ossola, considerando che ai tempi le grandi sfide tra giocatori cresciuti nelle rispettive città d’origine si stemperavano d’estate in Nazionale. La potenza è nulla senza controllo, recitava un jingle pubblicitario di qualche anno va: e con la sua uscita di ieri Okeke, come peraltro Varese aveva già scoperto a sue spese dopo averci investito per due anni nell’estate 2023, non si è smentito.
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