GIUSTIZIA SPORTIVA
Varese, la grande attesa: sentenza entro sera
A Roma la Corte d’Appello Federale discute il ricorso del club contro la penalizzazione di 16 punti. Aggiornamenti su prealpina.it

Attesa febbrile, col cuore in gola. Varese aspetta di conoscere il proprio destino. Questione di un paio d’ore, forse. Dipenderà dai tempi che si prenderà la Corte d’Appello federale che oggi, mercoledì 26 aprile, alle 15.30, ha iniziato il dibattimento sul ricorso del club biancorosso contro la penalizzazione di 16 punti e gli altri provvedimenti relativi al caso Tepic. La decisione, attesa entro sera, segnerà profondamente il presente e il futuro della Pallacanestro Varese, anche se I giudici sono riuniti all’interno della sede della Federazione Italiana Pallacanestro a Roma, in via Vitorchiano 113, nel palazzo che ospita gli uffici della FIP. La variabile sulla tempistica del verdetto (arriverà in giornata o slitterà a una data successiva) è legato prima di tutto ai tempi del dibattimento e in seconda istanza alla durata del dibattito all’interno del collegio giudicante per arrivare alla decisione.
QUATTRO AVVOCATI
Possibile che il pronunciamento del secondo grado della giustizia FIP arrivi in serata, anche se l’esposizione orale dei quattro avvocati del team legale OJM - ognuno con la sua parte - potrebbe dilatare le tempistiche del giudizio. I professionisti che difendono la società biancorossa sono Angelo Capellini e Daniele Bianchi del foro di Milano, Giampiero Falasca di Roma e Sergio Terzaghi di Varese: i quattro esporranno la loro tesi difensiva - possibile presentare nuove prove anche sotto forma di memoria scritta, in ogni caso la trattazione avverrà oralmente - davanti al collegio giudicante presieduto dall’ex magistrato Carlo Maria Scipio.
IL LIMITE DI VENERDI’
Se i tempi si allungheranno, il verdetto potrebbe essere pronunciato nella giornata di domani, o addirittura - ma non oltre - arrivare per venerdì. Le norme prevedono che il presidente del collegio dia lettura del dispositivo della sentenza, mentre per la pubblicazione delle motivazioni - prima delle quali sarà impossibile ricorrere eventualmente al collegio di garanzia del CONI - c’è tempo fino a 10 giorni; la decisione sarà immediatamente comunicata alle parti e pubblicata sul sito ufficiale www.fip.it.
L’ULTIMO GRADO
Se la decisione della Corte Federale d’Appello non sarà ritenuta soddisfacente, l’Openjobmetis avrà facoltà di ricorrere ulteriormente al terzo e ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva. Il Collegio di Garanzia del CONI funziona però con principi simili alla Corte di Cassazione: si può adire solo in caso di violazione di norme del diritto, oppure omessa o insufficiente motivazione circa un punto decisivo della controversia. Il ricorso, possibile solo dopo il deposito delle motivazioni della decisione in secondo grado, sarebbe discusso comunque dopo la fine della stagione regolare al 7 maggio. L’impugnazione da parte dell’organo superiore ai due livelli della giustizia FIP non stabilirebbe una eventuale riduzione dei punti di penalità comminati in primo grado: o la riforma sarebbe completa, oppure il CONI potrebbe chiedere di rifare il processo secondo i principi enunciati nella sua decisione. Come accaduto nel caso plusvalenze legato alla Juventus: il meno 15 non è stato cancellato definitivamente, la Corte Federale della FIGC dovrà riformulare la sentenza.
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