SICUREZZA
Ondata di furti, ladri anche dal sindaco
A Bedero e Marchirolo le “visite indesiderate”. «Entrano con le famiglie in casa»

Ladri in azioni nelle valli a nord del capoluogo. D’altronde, dopo il mese di dicembre e gennaio, il periodo fra luglio e agosto è quello più a rischio per i furti nelle case. E così si segnalano alcuni episodi sparsi qua e là.
Come a Marchirolo, dove una banda ha “visitato” alcune villette di via Vadée, una strada alla parte opposta della Statale rispetto al nucleo principale del paese. Qui, approfittando delle finestre aperte, i furfanti sono entrati in azione nel tardo pomeriggio. In un caso, un residente stava facendo la doccia, nell’altro, in casa, c’era anche una bambina. Fortunatamente, dopo essere riusciti ad arraffare qualcosa, temendo di essere scoperti, i malviventi se la sono data a gambe, senza entrare in contatto con i residenti. Ad ogni modo, chi ha subìto l’ingresso indesiderato, ha faticato ad addormentarsi per un paio di notti dallo spavento.
Stessa situazione a pochi chilometri di distanza: a Bedero Valcuvia i ladri sono entrati in azione più tardi, attorno alle 22, prendendo di mira via Valleggia: «Purtroppo - spiega il sindaco Paolo Galli - ogni tanto ce li troviamo in paese. Probabilmente si muovono a piedi, arrivando dai boschi perché, nonostante le telecamere presenti in paese, non riusciamo a scovarli. Entrano in casa anche quando la gente è dentro: studiano l’abitazione e vedono dove c’è una finestra aperta per il caldo di queste settimane. E così c’è il rischio di trovarseli nel soggiorno. Per lo più rubano soldi e quello che trovano sotto mano: qualche mese fa è capitato anche a me ma, purtroppo, se non li prendi in flagranza, è difficile andare a scovarli. Comunque, come sempre, abbiamo denunciato il furto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini».
In estate, come ricordano le forze dell’ordine, si consiglia di seguire alcuni accorgimenti per migliorare la sicurezza della propria abitazione. Per esempio, se si va in vacanza, si suggerisce di evitare di dare “segnali” di assenza come giardini poco curati, corrispondenza lasciata nella buca delle lettere, oppure migliaia di foto pubblicate sui Social in cui si racconta di essere all’altro capo del mondo. Se si resta a casa, invece, è meglio, per esempio valutare, insieme ai vicini, la necessità di illuminare i punti esterni della casa. E poi: non aprire il portone, attraverso il citofono, e la porta d’ingresso di casa a persone sconosciute, curare il giardino, evitando di far crescere siepi o alberi vicino alle finestre perché forniscono un ottimo appoggio ai ladri per arrampicarsi, proteggere con una cassetta metallica chiusa a chiave il contatore o l’interruttore dell’energia elettrica qualora posto all’esterno dell’abitazione.
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