BESNATE
Arizona tra foto e rock
La cantautrice-fotografa venerdì 18 giugno in concerto a Vedano Olona

Una vita divisa in due. Tra fotografia e musica. C’è Giorgia Carena, brava e apprezzata fotografa con studio professionale a Besnate. E c’è Arizona Parker, altrettanto brava ed apprezzata cantautrice e rocker, che stasera, venerdì 18 giugno, alle 20.30 debutterà live all’Arlecchino Show Club di Vedano Olona con il suo album d’esordio autoprodotto, “Confused Songwriter”. Nel concerto odierno (già sold out), che avrà un bis il 18 luglio al parco presso La Stazione della Musica di Besnate, l’associazione che dirige e in cui organizzano corsi di musica e fotografia, la cantante-bassista originaria di Verbania, ma ormai varesina d’adozione, potrà contare su un’ottima band della quale fanno parte Angelo Corvino alla batteria; Matteo Giudici alla chitarra; Gianfranco Calvi al piano e alle tastiere; Caterina Mascarello al basso; e Francesca Sala alle voci.
«Diciamo che tra fotografia e musica sono bigama da tutta la vita. Ciò detto, ho sempre avuto la passione per la musica. Sono figlia d’arte, mio padre è pianista, e ho avuto anche un nonno trombettista negli anni Trenta e Quaranta», si racconta Giorgia, auto ribattezzatasi Arizona «per la mia mai nascosta predilezione per i grandi spazi infiniti di quella parte degli Usa».
Il disco al centro del live della ripartenza di oggi, prodotto da Stefano Pulga e Gianfranco Calfi, composto al pianoforte, scritto e cantato tutto in inglese e praticamente già pronto da un anno, è quello che una volta si era soliti definire un concept-album, e cioè un lavoro in cui le canzoni affrontano lo stesso tema. Il tema affrontato da Arizona Parker è infatti di quelli spessi, avendo scelto «di porsi domande sulle relazioni umane». «Potrebbe sembrare un argomento in apparenza banale, ma banale non è. Parlo sì di relazioni sentimentali, ma mi confronto anche con i rapporti tra generazioni e tra amici, con gli addii e le perdite», aggiunge la cantautrice, che dopo l’estate rientrerà in studio per incidere il secondo album (info: www.arizonaparker.com).
Canzone dopo canzone traspare in modo chiaro e lampante che il faro musicale è il rock. Un rock accessibile: «Sono d’accordo, d’altronde mi rifaccio alla tradizione del rock classico. Penso a Bruce Springsteen, Bob Dylan, Johnny Cash», argomenta Arizona. «Il mio è un rock pulito con il quale raccontare storie ed esprimere messaggi. Anche perché sono convinta che è proprio questo il senso del rock. La magia di questa musica è fare sì che nel mondo delle tue canzoni si identifichi anche l’ascoltatore. E quando succede è una gran gioia».
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